Con Enrico Letta alla segreteria il Partito Democratico si avvia a completare l’ultima, definitiva, trasformazione del proprio Dna, a mutare la propria identità profonda. Il partito che fu erede del PCI e che continua a sostenere di voler rappresentare la Sinistra, da parecchio ha imboccato la strada del liberalismo moderato e con Letta dimostra plasticamente di aver abbandonato i tradizionali riferimenti sociali ed ideologici, pronto per la trasformazione finale da rappresentante delle istanze del lavoro e delle cassi meno abbienti in partito liberal-progressista.