Il nuovo "L'Eco di Aversa" è una riedizione del foglio cittadino fondato da Gaetano Parente nel 1861. Il logo riprende un dipinto di Gennaro Conti, del 1886, raffigurante il sindaco Gaetano Parente nell'atto di indicare a Vittorio Emanuele la Via Roma.
Piantare un albero per ogni vittima cittadina di Covid19. È l’iniziativa che a Teverola sta portando avanti il “Comitato per le celebrazioni del Centenario del monumento ai caduti della Prima Guerra mondiale”
Bisogna fare attenzione alle conseguenze sociali di questa nuova fase di emergenza sanitaria. Quando è iniziato il lockdown a marzo eravamo fiduciosi che sarebbe durato poco, che fare sacrifici sarebbe servito a migliorare la situazione, che, in un modo o in un altro, alla fine sarebbe arrivata la ripresa. Oggi non si sa quanto durerà, non si sa se servirà, non sappiamo come ne usciremo. Dover affrontare un anno di azzeramento economico e di desertificazione sociale e umana è, per molti, una prospettiva disperante.
Quanto sto per dire non ha pretesa di Verità e considera anche le eventuali giustificazioni. Sulle immagini del Cardarelli di Napoli circolate sui media, sulla successiva posizione assunta dal Presidente De Luca, ripetuta più volte, credo che un Governatore serio non dovrebbe cercare scriminanti o attenuanti. Il Cardarelli è “suo” e di esso dovrebbe assumersi ogni responsabilità. Senza cercare la “scappatoia” del confronto con altre strutture del Paese (come a dire, mal comune, mezzo gaudio).
In 48 ore l’ Italia si è fermata, chiusura totale per lavori, attività, professioni, spostamenti nazionali ed esteri, tutti in casa fermi per la pandemia del corona virus! Una catastrofe per l’umanità dei cinque continenti che, aldilà delle frontiere, sono accomunati dalla gravissima situazione sanitaria. Nelle amministrazioni il lavoro prosegue in modalità smartworking, ovvero in connessione multimediale da casa propria, si attivano procedure telematiche per l’esecuzioni delle pratiche, dei servizi bancari, degli acquisti, della medicina di base, per ovviare alla temporanea sospensione di ogni contatto fisico, che potrebbe agevolare il contagio. L’istituzione scuola si ferma il 9 marzo, con sospensione illimitata delle lezioni in classe, per l’università e per tutti gli istituti di ogni ordine e grado. Gli studenti, inizialmente contenti di non andare alla scuola, si sono ritrovati all’improvviso prigionieri in casa: né compagni di classe, né viaggi organizzati, né progetti Erasmus e Cambridge, nessuna festa di compleanno, nessun party…
Continua la solidarietà degli aversani per l’emergenza Covid, in questi giorni sono scesi in campo anche i confratelli della Confraternita del Santissimo Rosario con una importante azione benefica. Già nei mesi scorsi i membri del sodalizio religioso avevano avviato una grande raccolta di contributi da destinare ad attività di supporto per fronteggiare la pandemia, su proposta del Commissario dell’Arciconfraternita, Ernesto Pagano, unanimemente accolta da tutti i confratelli, si è deciso di destinare i 15.000 euro raccolti all’acquisto di dispositivi di protezione individuale.
Durante il periodo d’emergenza sono emerse moltissime fragilità nel nostro Paese, una di queste riguarda sicuramente il sistema scolastico. La scuola, in questo periodo di pandemia, non è stata aperta a tutti, come recita l’articolo 34 della costituzione, perché ha escluso i più deboli, coloro che già prima faticavano nel integrarsi, generando così disuguaglianze.
E’ passata. E’ appena finita la quarantena. Per le strade si respirano le emozioni unite alle voci di tanti che negli ultimi giorni sono dovuti rimanere più o meno chiusi in casa, le voci di chi non ne poteva più, le voci di chi da questa quarantena ha perso tanto, le voci che sono gioia come quando si ritorna dopo tanto tempo nel solito posto del cuore, magari quello dell’infanzia che sia di mare o di montagna. Di emozioni da raccontare relativamente a questo periodo ce ne sarebbero tante quante infinite sono le sfumature dell’animo umano, da chi ha perso molto, sia fisicamente che economicamente a chi forse ha guadagnato qualcosa.
Il momento della ripartenza è arrivato, ma la Fase2 porterà ancora più incognite del lockdown, genera incertezza e preoccupazioni. Nel futuro ci aspettano tempi difficili, poichè la pandemia avrà effetti gravi sull’economia, sulle relazioni interpersonali, sulle abitudini consolidate della società, ma ci sono anche opportunità da cogliere e speranze da ricostruire.
La pandemia ha graziato il meridione, che non ha subito la gravità del contagio come altre zone d’Italia. Ma il sud si è salvato da solo, si è salvato per una serie di fortunati fattori, non certo grazie all’azione dei governatori locali che, oggi, con piglio istrionico, provano ad intestarsene i meriti.
“Cara scuola mi manchi tantissimo ” è il video che hanno realizzato i ragazzi dell’istituto “Alessandro Volta” per raccontare la solitudine e la nostalgia nel periodo di allontanamento della scuola, dai loro compagni e dai professori.
Periodico
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