Il nuovo "L'Eco di Aversa" è una riedizione del foglio cittadino fondato da Gaetano Parente nel 1861. Il logo riprende un dipinto di Gennaro Conti, del 1886, raffigurante il sindaco Gaetano Parente nell'atto di indicare a Vittorio Emanuele la Via Roma.
A 44 anni dal mitico
concerto dei Pink Floyd a Pompei, il regista scozzese Adrian Maben autore del
film-concerto “Pink Floyd: live at Pompeii” e il musicista e storico
della musica Alexandre Dratwicki, tornano nell’Anfiteatro pompeiano che fu
il palcoscenico di quell’evento per discutere di musica e dell’influsso che ha
avuto la città sepolta sugli artisti, tra romanticismo e rock progressivo. >> >>
Giovedì 17 settembre ore 21:30,
all’interno del Cortile del Maschio Angioino (unica data a Napoli) Mariano
Bellopede presenterà “DI ALTRI SGUARDI – Racconti dal Mediterraneo”, il suo
nuovo Progetto discografico prodotto da PoloSud Records e Banco Factory (fucina
creativa dei Banco del Mutuo Soccorso). >>>>
Ogni storia ha un suo inizio. “Donne al quadrato”, opera prima
della scrittrice napoletana Antonia Storace, non fa eccezione. Basta guardare
la copertina: un paio di scarpe viola – per camminare, correre a perdifiato,
cadere e rialzarsi, nella lunga corsa ad ostacoli della vita – ed un fascio di
tulipani rosa, tra i fiori più amati, come omaggio alle Donne Donne, al
richiamo di quella primavera dell’anima che non tarda ad arrivare. Basta
mettersi in ascolto.
Mi è capitata per caso l’occasione di vedere Revolutionary Road, pellicola
del 2008, di cui non avevo mai sentito parlare prima; la presenza di due attori
protagonisti talentuosi come Leonardo Di Caprio e Kate Winslet, e la regia del
Premio Oscar Sam Mendes (American Beauty
, Skyfall, Era mio padre) mi hanno fin da subito incuriosito. I due
protagonisti di Titanic si incontrano per la seconda volta, a distanza di anni,
interpretando questa volta due giovani coniugi, una volta innamorati e
sognatori, ora infelici con due figli, costretti a fare i conti con il vero tema portante della
vicenda, la rassegnazione; la rassegnazione verso una vita, un lavoro, un luogo
che non si vuole, che addirittura si arriva a odiare. >>>
La SIAE, società che tutela ed elargisce diritti agli autori, nel
‘700 non c’era e le finanze dei musicisti, servi privilegiati
in quel periodo, dipendevano dall’umore degli aristocratici ricchi; Cimarosa fu
un privilegiato fra i privilegiati finchè non incappò nell’incidente: erano
tempi incerti per le monarchie e la sua scelta per la Repubblica Partenopea del
1799 gli fu fatale. Finiti i privilegi, dopo aver rischiato la pena capitale,
somatizzò, sembra, l’enorme dolore dell’esilio e morì a Venezia lontano da
Napoli e da Aversa. Le sue ossa sono andate disperse e rimangono le sue note
apprezzatissime da esponenti dell’intellighenzia
dell’800 ma che non gli hanno prolungato quella popolarità di cui godono tanti
musicisti del suo livello. >>>>
Nonostante la contrarietà de “L’Eco” al “Premio Aversa nel mondo”
(vedasi articolo di Ida Iorio in “Attualità”), ci rende felici apprendere che
Vito Russo – componente dell’associazione Parente ed assiduo articolista di
questo periodico – sia stato incluso nella rosa dei premiati. Trattasi di un
indiscusso professionista, di una persona onesta, di un insegnante “vicino” ai
giovani. Pertanto l’esigenza di intervistarlo è sorta spontanea ed
appassionata. Vito, un tuo ritratto? Interessi molteplici, quelli
musicali tutti, polistrumentista (compresa la voce), entusiasmo… sempre,
convinzione solo talvolta traballante, impegno…
saltuario, come le mie presenze/assenze al liceo. >>>>
La morte di Vito Russo
mi ha spiazzato. “Ma, come, dovevamo
vederci… a Roma o ad Aversa… ed ora?“. In un momento, mille pensieri:
focalizzi la notizia; ti rendi conto che è vera; ripercorri alcuni momenti che,
evidentemente, ti sono rimati impressi; sopraggiungono, poi, altri ricordi; ti
chiedi come è possibile; riascolti la voce che riaffiora alla mente, forse di
una delle tante telefonate; ti prende il rimorso di non essersi incontrati per
i soliti problemi e, cioè, i troppi impegni, la perenne fretta, il tempo che
manca… >>>>
Periodico
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