Notte e coca-cola
Giravolte e capriole con la testa,
imbevute di questa coca-cola che mi tiene sveglia.
Una notte gracchiante nella sua malinconia,
che sputa stelle e vomita buio.
Espettora e distribuisce sogni.
Partorisce una luna altalenante e ubriaca,
delirante nel suo splendore.
Mi tende le braccia tramite Morfeo,
spezzando a meta’ il mio fantasticare.
Ma non cedo al sussurro di questa notte fonda,
al sottile strisciare del suo mantello,
al suo respiro soporifero.
Rimarro’ desta fino alle prime luci dell’ alba,
continuando a sorseggiare coca-cola.
Madre sirena
Nella quiete del suo corpo sdraiato rivivo il rapido incresparsi delle onde,
il guizzo repentino e ceruleo,
l’ occhiolino ammiccante degli scogli.
La sua pelle bagnata di sole,
i denti incastonati in un languido ghigno di conchiglie,
le mani come delfini inafferrabili che si tuffano in abissi evanescenti.
Un disordinato ciuffo di capelli sulla fronte,
come un’ alga colta per caso su’ una spiaggia incontaminata.
Contemplo mia madre,
asciugandomi alle rive dei suoi occhi brucianti di salsedine.