Il nuovo "L'Eco di Aversa" è una riedizione del foglio cittadino fondato da Gaetano Parente nel 1861. Il logo riprende un dipinto di Gennaro Conti, del 1886, raffigurante il sindaco Gaetano Parente nell'atto di indicare a Vittorio Emanuele la Via Roma.
Il Concerto di ieri, 30 maggio
2017, presso Palazzo Parente, nell’ambito del Festival Cimarosa 2016-17, non
può non essere oggetto di serie riflessioni. Primo: bisogna ringraziare
caldamente chi è intervenuto e senza batter ciglio ha corrisposto direttamente
agli Artisti il contributo per spese di euro dieci. Si tratta di una
“prova” di maturita’ e passione. Un concerto, difatti, vale ben di piu’ di pizza e birra.
“Abbi cura di lasciare i tuoi
figli ben istruiti piuttosto che ricchi, perché le speranze degli istruiti sono
migliori del benessere degli ignoranti”, recita un’antica massima di Epitteto. A
guardarci un po’ attorno, c’è davvero da rimpiangere amaramente la grande
saggezza degli antichi: specialmente negli ultimi anni, infatti, sempre meno
consistenti sono state le risorse investite(sia a livello nazionale che locale)
nell’istruzione in genere e nella salvaguardia e nel rilancio del nostro glorioso
e invidiabile patrimonio culturale.
Ancora il Festival Cimarosa di Palazzo Parente, il
Festival che non muore mai. Ancora largo ai giovani, stavolta molti dei quali appartenenti
allo storico Liceo Cirillo, di Aversa, con indirizzo musicale. Si spera che i
giovani, futuro di Aversa e del Paese, sappiano guardare al vuoto che c’e’, in
Citta’, sulla figura di Cimarosa e colmare, loro, quel “buco”, quella voragine
inammissibile. Con il “gruppo” che suonera’ nei giorni 30 maggio e 9 giugno
2017 si spera di iniziare un discorso destinato a proseguire nel tempo. I
giovani, si sa, sono pieni di entusiasmo, di idealismo, di passioni, di voglia
di fare; e’ su di loro, allora, che bisogna puntare, investire e costruire in
modo pulito, semplice, chiaro.
“Nel 2008 ci fu “un inizio … / piccolo …
appassionato … Per / poi continuare”. / Stiamo, in effetti, continuando / con lo stesso intento di “aprire / La Citta’
al Mondo, mostrare / le cose belle che abbiamo… / Aversa patria di Cimarosa, di
/ Jommelli, di Andreozzi. / Aversa, Citta’ della Musica” / (locandina Festival 2008).
Si / continua senza contributi, / grazie al volontariato degli / amici.”
(locandina Quinta Edizione).
Riparte il Festival Cimarosa,
quinta edizione, 2016-17. Riparte il Festival dei Poveri. Il Festival degli
Ultimi. Il Festival dei Dimenticati. Il Festival senza pretese. L’unica
pretesa è esserci; è testimoniare, dalla trincea senza viveri, che ad Aversa
esiste un Festival dedicato all’illustre Domenico Cimarosa. Grandioso Musicista
che Aversa non tiene nel giusto conto. >>>continua>>>
Il 7 di luglio dell’anno 2016 sarà
ricordato, dall’associazione Gaetano Parente, per due momenti fondamentali.
Primo, visita del Palazzo Parente e della Maddalena da parte del Console di
Francia a Napoli Jean-Paul Seytre; secondo, proiezione di un filmato – di
un’ora e mezzo, datato 1996, di Pasquale Mottola (associazione Don Chisciotte)
– contenente interviste agli ultimi ospiti della Maddalena dopo la legge che
“aprì” i manicomi d’Italia. Ciascun momento richiede brevi osservazioni. In
questa sede parleremo del secondo momento. continua
Il 7 di luglio dell’anno 2016 sarà
ricordato, dall’associazione Gaetano Parente, per due momenti fondamentali.
Primo, visita del Palazzo Parente e della Maddalena da parte del Console di Francia
a Napoli Jean-Paul Seytre; secondo, proiezione di un filmato, di un’ora e
mezzo, datato 1996, contenente interviste agli ultimi ospiti della Maddalena
dopo la legge che “aprì” i manicomi d’Italia (di Pasquale Mottola). Ciascun
momento richiede brevi osservazioni. In questa sede parleremo del primo momento. continua
Palazzo Parente, Aversa (CE), nell’ambito del Festival
Cimarosa 2015-16 e, in particolare, della mostra, di fotografie, di Hugo
Albignac: “Spazi comuni. Frammenti
della Maddalena e dintorni” è previsto, il 7 luglio 2016, ore 19:30, un terzo
momento di riflessione. La giornalista Francesca Prisca e la psichiatra Giulia
Sagliocco hanno curato tale momento. Si procederà, difatti, alla proiezione di
un corto – “Indifferentemente” – ed alla lettura di un racconto – “La storia di
Anita” -. >>>continua>>>>
Periodico
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