Il nuovo "L'Eco di Aversa" è una riedizione del foglio cittadino fondato da Gaetano Parente nel 1861. Il logo riprende un dipinto di Gennaro Conti, del 1886, raffigurante il sindaco Gaetano Parente nell'atto di indicare a Vittorio Emanuele la Via Roma.
Nel 1562 si era stabilito il convento delle Clarisse di S. Gennaro; ma, successivamente, fu trasferito in altri locali lì vicino, e sorse il nuovo convento, che si allargò fino ad occupare tutto il terreno fino a S. Maria a Piazza. Il 7 novembre 1863 vi fu istituito il liceo-Ginnasio “D. Cirillo” e successivamente la Scuola Media, che fu dedicata a Gaetano Parente.
La chiesa è antichissima, ese ne ignora la fondazione; appartenne ai cavalieri di S. Spirito in Sassia. Abolito quest’Ordine, la chiesa fu eretta a parrocchia il 2 novembre 1826, insieme a quella di Costantinopoli. Nella sagrestia, vi è un ciborio di marmo, opera di Giovanni da Nola.
Apparteneva ad una delle più ricche congreghe della città; fu iniziata a costruire il 3 luglio 1603, e nel 1616 vi fu istituito un ricovero per i pellegrini. Danneggiata dall’alluvione del 7 novembre 1727, e poi restaurata. Vi sono vari dipinti, tra cui alcuni dello Stanzione e del Vaccaro.
Il Villaggio di Svignano esisteva sin dall’epoca romana (vicus Sabinianus); alcuni documenti attestano che esisteva nel 910, e che aveva una chiesa parrocchiale, dipendente dai Vescovi di Atella; nel 1310, il villaggio era ancora isolato dalla città, ma ne fece parte nel 1640. Nel 1826, essendosi create le parrocchie di Santo Spirito e di Costantinopoli, furono ridotte le dimensioni di quella di Svignano.
La Chiesa risale al 1290; il convento fu costruito il 3 aprile 1499 per le Clarisse, ad opera di due sorelle aversane, Giulia e Filippella Formato.
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Sulle mura della città, nel 1689, era dipinta una Madonna; il 19 novembre, alcuni devoti chiesero, ed ebbero, il permesso di costruire una cappelletta vicino alle mura per trasferirvi l’immagine: nacque così la chiesetta di Monserrato, che ha conservato quasi inalterata la sua forma.
Situata in uno dei più antichi borghi della città, è anch’essa di antichissima origine: da alcuni documenti risulta esistente già nel 1151, e lo stile stesso la dimostra molto antica. Molto bello il quadro di S. Giovanni, opera del pittore Andrea Del Sarto.
Sulla via, che porta all’Ospedale Psichiatrico, poco oltre piazza S. Nicola, si incontra a destra la facciata di questa bella Chiesa, attualmente chiusa e abbandonata. Fu iniziata a costruire – vicino alle mura della città – il 20 marzo 1582, e fu riccamente addobbata, essendo di proprietà di una ricca confraternita: sul soffitto, era affrescato un panorama di aversa; vi era poi una bella tela dell?immacolata, e un prezioso Crocifisso di legno, poi trasportati altrove.
Fondata probabilmente intorno al 1132, e rifatta nel 1266 ad opera degli Angioini, il cui stemma (un fiordaliso) appare nella volta della chiesa; rifinita e restaurata in epoca barocca, risente del gusto di quest’arte negli stucchi e nelle decorazioni. Di recente, è stata quasi completamente rimessa a nuovo.
Fondata forse nel 1526, in seguito ad una peste, appartiene ad una congrega molto antica; la statua del Santo, il 19 settembre 1854, cessata una epidemia di colera, fu portata in processione per la Città, in forma solenne di ringraziamento; dal 1850 circa, vi fu deposta una statua della Vergine Addolorata, che ancora oggi vi si venera, in forma solenne, e che, da allora, viene portata in processione per la Città nel suo giorno festivo.
Periodico
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