Il nuovo "L'Eco di Aversa" è una riedizione del foglio cittadino fondato da Gaetano Parente nel 1861. Il logo riprende un dipinto di Gennaro Conti, del 1886, raffigurante il sindaco Gaetano Parente nell'atto di indicare a Vittorio Emanuele la Via Roma.
Sorse contemporaneamente alla città, fuori delle mura; nella ricostruzione del 1382, fu compreso nel perimetro della città, e vi fu costruita la porta S. Sebastiano (o di S. Biagio), demolita nel 1840. Ebbe grande fama nel Medio Evo. La Chiesa conteneva pregiate opere d’arte, tra cui un Crocefisso di alabastro; quasi tutte perdute.
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Fondato nel 1599, ottenne la regola di clausura nel 1680. Tra le Suore vanta una Maria Gabriella De Martini, morta in concetto di santità. Vi si conservano gli arredi e il baldacchino di Maria SS. Di Casaluce.
Una piccola casa ai padri Carmelitani fu concessa nel 1315, e quivi fu stabilito il convento , che andò sempre più allargandosi.
Dopo le leggi di soppressione, l’8 settembre 1813 fu adibito a scuderia; nel 1825, il Vescovo lo richiese per ospitarvi delle monache, ma si oppose il Ministero della Guerra; lo stesse avvenne nel 1827, e nel 1839.
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L’attuale parrocchia dei SS. Filippo e Giacomo fu, in origine, la cappella del vicino castello angioino.
In origine era dedicata a S. Pietro a Maiella, e fu fondata intorno al 1300.
Nel 1309, furono chiamati da Carlo d’Angiò i Padri Celestini per l’esercizio del Culto nella Chiesa, e furono ospitati in un’ala del castello. Nel 1364, Giovanna I donò il castello ai Padri, che lo tennero fino alla soppressione. Di poi fu usato per civili abitazioni.
Fondato il 13 agosto 1558, per effetto della donazione di un cittadino aversano al convento di Monteoliveto di Napoli; accanto al convento, c’era una farmacia. Dopo la soppressione, il 15 febbraio 1808 fu usato per alloggi militari, ma 5 giorni dopo fu ceduto in fitto. Il 26 novembre 1812, vi fu istituito il Carcere. Nel 1841, fu adibito a Mendicicomio; nel 1849, di nuovo a Carcere; nel 1855, Succursale del Carcere di S. Maria Capua Vetere; dal 3 maggio 1859, carcere femminile. Nel 1876, fu trasformato in Manicomio Giudiziario, e tale è rimasto.
Fu fondato, tra il 1000 e il 1303, forse da una principessa normanna, Urrifreda, come convento dei Benedettini, simile a quello di Montevergine, da cui per un certo tempo dipese. Dopo la soppressione vi fu istituito, nel 1807, il collegio Femminile “Casa Carolina”; nel 1812, trasferito il collegio a Napoli, fu sede di una Scuola Militare; trasferita questa a Procida nel 1815, il 4 giugno 1818 fu inaugurato l’orfanotrofio militare, dal quale deriva l’Istituto che oggi esiste. Nel convento fu ospitato l’Istituto Artistico, poi la Scuola di Avviamento e, in seguito, l’Istituto Professionale per l’Artigianato “O. Conti”, fornito attualmente di una nuova sede.
E’ la chiesa monumentale più importante di Aversa, costruita dai normanni prima della stessa città, in stile gotico, con marmi ricavati da Atella e Literno. Dopo la soppressione del 1807, fu utilizzata come deposito di paglia per i cavalleggeri del vicino ex convento del Carmine. Il 2 novembre 1816, fu riaperta al culto. Recentemente è stata restaurata, e sono stati recuperati meravigliosi affreschi antichissimi.
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Periodico
Registrazione presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere N. 602 del 19/09/2003 Direttori responsabili: Andrea Scaglione e Salvatore De Chiara