Il nuovo "L'Eco di Aversa" è una riedizione del foglio cittadino fondato da Gaetano Parente nel 1861. Il logo riprende un dipinto di Gennaro Conti, del 1886, raffigurante il sindaco Gaetano Parente nell'atto di indicare a Vittorio Emanuele la Via Roma.
Il più antico stemma di Aversa è il Gallo, poichè i Normanni fondatori erano comunemente definiti “Galli” (abitanti della Gallia, antico nome della Francia) e il loro simbolo era il gallo.
Successivamente, al gallo fu aggiunto il serpente bailisco, simbolo degli Osci, primi abitatori della Campania.
Il motto del Gallo era “Non decipit somnus” con riferimento all’astuzia dei Normanni.
Successivamente fu coniato quello che si legge sotto l’arco di accesso alle scale della vecchia Biblioteca: “QUI SUB IACUIT BASILISCUS HARENA INVICTUM / LIBER PROTULIT ILLE CAPUT”.
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Il Fondatore, che abbellì la città e fece costruire molti monumenti e le mura. Nel 1039 diventò anche Conte di Siponto e di Monte Gargano, in Puglia. Morì il 17 giugno dell’anno 1047.
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Riccardo I, sesto conte di Aversa, fu valoroso guerriero, e con alcune guerre felicemente combattute portò sotto il dominio di Aversa molte città della Campania e del Lazio: Capua, Gaeta, Acquino, Sora, Caiazzo, Alife, ecc.. Morì, mentre cercava di conquistare Napoli.
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Roberto II, ultimo conte di aversa, combattè con i Normanni in Sicilia, ma fu sconfitto più volte, prima dal re Ruggiero e poi dal figlio di questo, Guglielmo il Malo. La città di Aversa divenne, allora, parte del Regno di Sicilia, nell’anno 1156.
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SINDACI DELLA CITTA’ DI AVERSA
1 – ELENCO FRAMMENTARIO PRIMA DELL’UNITA’ D’ITALIA
– FRANCESCO DELLA VALLE – 1760
– PIETRO DI MAURO – 1799
– MICHELE PALMA – 1808
– VINCENZO MARIA BASCO -1810
– GIUSEPPE D’AMORE – 1810
– ONOFRIO D’AUSILIO – 1813
– SALVATORE DEL TUFO – 1818
– TOMMASO DE FULGORE – 1824
– RAFFAELE LUCARELLI – 1834 / 1836
– CARLO DI PALMA – 1840
– BENEDETTO DI MAURO – 1856
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Ex religioso dei Serviti di Maria, il quale per primo realizzò, nell’Ospedale, i nuovi metodi di cura per i malati di mente: questi, fino a quel tempo, erano stati considerati come individui pericolosi, e si era cercato di isolarli senza curarli; il Linguiti, per primo, si dedicò al lavoro di recupero degli ammalati, con ottimi risultati, che resero famoso l’Ospedale di Aversa, in tutto il mondo.
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Illustre medico e patriota, che molto spesso fu arrestato per il suo amore per la patria; grande studioso delle malattie mentali, applicò alla loro cura nuovi metodi scientifici, che portarono al recupero di moltissimi individui considerati spesso inguaribili.
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Aversano, dedicò la sua vita per realizzare un Manicomio Giudiziario, perchè convinto che i colpevoli di qualche delitto, che fossero anche malati di mente, non potevano essere rinchiusi coi colpevoli di delitti comuni. Per sua opera si realizzò ad Aversa, nel 1876, il primo Manicomio Giudiziario.
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Periodico
Registrazione presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere N. 602 del 19/09/2003 Direttori responsabili: Andrea Scaglione e Salvatore De Chiara