Il nuovo "L'Eco di Aversa" è una riedizione del foglio cittadino fondato da Gaetano Parente nel 1861. Il logo riprende un dipinto di Gennaro Conti, del 1886, raffigurante il sindaco Gaetano Parente nell'atto di indicare a Vittorio Emanuele la Via Roma.
Bisogna fare attenzione alle conseguenze sociali di questa nuova fase di emergenza sanitaria. Quando è iniziato il lockdown a marzo eravamo fiduciosi che sarebbe durato poco, che fare sacrifici sarebbe servito a migliorare la situazione, che, in un modo o in un altro, alla fine sarebbe arrivata la ripresa. Oggi non si sa quanto durerà, non si sa se servirà, non sappiamo come ne usciremo. Dover affrontare un anno di azzeramento economico e di desertificazione sociale e umana è, per molti, una prospettiva disperante.
L’avanzare dei capelli bianchi mi fa chiedere, sempre più spesso, se sarebbe possibile un’economia, una società costruita non sul denaro (banche, euro, derivati & simili) ma sull’uomo, sulla Persona. Da tempo, oramai, la globalizzazione non fa altro che mietere “vittime”. Giovani senza lavoro; giovani con un lavoro ma sfruttati; sostituzione dell’uomo con le macchine; istruzione di alto livello solo per pochi eletti; vincoli di bilancio come catene; prestiti europei che hanno condannato alla povertà i mutuatari; taglio secco dei diritti dei lavoratori da parte di partiti che erano di Sinistra; presenza ancora di barriere architettoniche; assenza di politiche forti e serie a sostegno dei più deboli, ad esempio malati e disabili. Continua a leggere >>>
Quanto sto per dire non ha pretesa di Verità e considera anche le eventuali giustificazioni. Sulle immagini del Cardarelli di Napoli circolate sui media, sulla successiva posizione assunta dal Presidente De Luca, ripetuta più volte, credo che un Governatore serio non dovrebbe cercare scriminanti o attenuanti. Il Cardarelli è “suo” e di esso dovrebbe assumersi ogni responsabilità. Senza cercare la “scappatoia” del confronto con altre strutture del Paese (come a dire, mal comune, mezzo gaudio).
Il quarto numero dell’Eco di Aversa, in questo travagliato 2020, è disponibile in formato online, dal 2 dicembre sarà gratuitamente in tutte le edicole aversane.
In 48 ore l’ Italia si è fermata, chiusura totale per lavori, attività, professioni, spostamenti nazionali ed esteri, tutti in casa fermi per la pandemia del corona virus! Una catastrofe per l’umanità dei cinque continenti che, aldilà delle frontiere, sono accomunati dalla gravissima situazione sanitaria. Nelle amministrazioni il lavoro prosegue in modalità smartworking, ovvero in connessione multimediale da casa propria, si attivano procedure telematiche per l’esecuzioni delle pratiche, dei servizi bancari, degli acquisti, della medicina di base, per ovviare alla temporanea sospensione di ogni contatto fisico, che potrebbe agevolare il contagio. L’istituzione scuola si ferma il 9 marzo, con sospensione illimitata delle lezioni in classe, per l’università e per tutti gli istituti di ogni ordine e grado. Gli studenti, inizialmente contenti di non andare alla scuola, si sono ritrovati all’improvviso prigionieri in casa: né compagni di classe, né viaggi organizzati, né progetti Erasmus e Cambridge, nessuna festa di compleanno, nessun party…
E’ in uscita il nuovo numero giugno-luglio de L’Eco di Aversa, con approfondimenti dagli Stati Uniti a cura di Ugo Coppola, e sulla storia aversana di Salvatore de Chiara, le opinioni di Antonio Santi e Maria Luisa Coppola, lo sport a cura di Salvatore Russo ed una ricca pagina di cultura con la rubrica di Mario Schiavone di consigli per la lettura. Dal 26 luglio l’edizione cartacea sarà disponibile gratuitamente in edicola.
Vorrei dire la mia sulla nota, recente, esternazione del giornalista Vittorio Feltri. Credo di poter dire qualcosa con una certa cognizione di causa e ciò in quanto negli ultimi anni ho vissuto gran parte del mio tempo in Aversa, nella Terra dei Fuochi (rispetto alla quale i lanciafiamme di De Luca nulla hanno potuto contro i cinghialoni responsabili dei disastri ambientali).
Un nuovo numero interamente digitale de Il nuovo Eco di Aversa, l’edizione di maggio è disponibile on-line dal 25 maggio in pdf, scaricabile gratuitamente, con articoli di Antonio Santi, Salvatore de Chiara, Anna Dello Margio, Pierluca Vitale, approfondimenti sull’attualità politica aversana e l’interessante rubrica letteraria di Mario Schiavone. Da questo mese l’Eco torna anche nel tradizionale formato cartaceo, che sarà disponibile gratuitamente nelle edicole aversane dal 4 giugno.
Parlerò, in questo articolo, dell’accusa: “Razzista!” che da un po di tempo è sulla bocca del PD, ora destra (vedasi lo Job’s Act), già P.C.I. (vedasi Napolitano, D’Alema, Veltroni e Company), soprattutto quando entra in gioco il tema migranti. Cerco sulla Treccani il termine “razzismo”. Il vocabolario on line mi spiega che “razzismo” significa “ideologia, teoria e prassi politica e sociale fondata sull’arbitrario presupposto dell’esistenza di razze umane biologicamente e storicamente superiori, destinate al comando, e di altre inferiori destinate alla sottomissione”. Ancora una volta ci troviamo dinanzi ad un’accusa, quella di razzismo, fondata su un uso del termine ad usum delphini. Continua a leggere >>>
Il PD, ora di destra (vedi lo Job’s Act), già P.C.I. (vedi Napolitano, D’Alema, Veltroni…), che governa senza suffragio popolare e senza essere il partito di maggioranza (né lo è ora, come fanno sapere i più recenti sondaggi), è da sempre dominus et princeps della comunicazione. Ne è prova l’invenzione delle sardine risultata assai utile per vincere le Elezioni Regionali dell’Emilia Romagna. Ne è prova l’invenzione della parola “sovranismo”.
Periodico
Registrazione presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere N. 602 del 19/09/2003 Direttori responsabili: Andrea Scaglione e Salvatore De Chiara