Il nuovo "L'Eco di Aversa" è una riedizione del foglio cittadino fondato da Gaetano Parente nel 1861. Il logo riprende un dipinto di Gennaro Conti, del 1886, raffigurante il sindaco Gaetano Parente nell'atto di indicare a Vittorio Emanuele la Via Roma.
Da oggi torna in edicola l’Eco di Aversa, un numero speciale per celebrare il ventesimo anniversario della rifondazione della testata ad opera di Antonio Santi, che nel 2003 volle riprendere le pubblicazioni dello storico foglio cittadino fondato dal suo antenato Gaetano Parente, storico sindaco di Aversa nel periodo dell’unità nazionale, per farne un giornale di proposta e cultura.
Palazzo Parente: un luogo dell’anima che produce l’Eco di Aversa. Esistono luoghi che hanno un’anima antica, e una voce riconoscibile. Ad Aversa, in via Gaetano Parente numero 2, vi è un palazzo che prende il nome dal suo fondatore: Gaetano Parente, nobile intellettuale dalla mente arguta e da una visione della società concreta e al contempo lungimirante.
In tempo per la stagione estiva, fresco per dare sollievo nella calura infernale di queste settimane, è arrivato in edicola il numero di giugno/luglio dell’Eco di Aversa. Un numero che procede l’anno di celebrazioni per il centenario della testate e che si collega al ventesimo anniversario della nuova edizione, con una identità rinnovata e forte.
L’estate sta andando via torrida, la campagna elettorale è cominciata, ancora più calda e scombinata, mentre l’inflazione è ormai al 9 percento e i prezzi delle materie prime continuano a salire. In questa situazione i politici, invece di discutere di poltrone e seggi sicuri dovrebbero discutere di economia e lavoro. Ma queste sono elezioni in cui conta soltanto salvare il “posto di lavoro” (cioè la poltrona), ma degli italiani non frega niente a nessuno, del resto, questi “lavoratori” che ora rischiano il posto li ha messi in poltrona proprio il popolo, che oggi se ne lamenta.
Il 2022 è l’anno in cui cade il 160° anno di vita dell’Eco di Aversa, fondato nel 1862, per l’occasione la testata uscirà con una speciale coccarda per festeggiare l’evento ed è tornata in edicola con il primo numero in formato cartaceo. Ampio spazio alla guerra in Ucraina con una lunga analisi firmata dal Generale Giovanni Albano, approfondimento anche sulla politica aversana con una intervista esclusiva al consigliere comunale Maurizio Danzi ed un articolo sulla sorte dell’ente benefico “Moretti”. In quarta pagina Fedele Menale racconta delle celebrazioni per gli ottanti anni delle scuola media “Gaetano Parente”, polo dell’istruzione cittadina che porta il nome del nostro fondatore.
Ero a Santa Marinella quando mi è giunta la notizia che Alberto Alfano ci aveva lasciato. Il Colonnello Alfano, Aeronautica Militare, era non solo un amico caro ma anche un elemento fondamentale dell’associazione Gaetano Parente. Semplice, signorile nei modi, modesto, colto, tranquillizzante, sorridente, disponibile, paziente, saggio, simpatico. Ma, soprattutto, portatore di Valori – onestà, correttezza, serietà – oggi in dismissione. Collaboratore attivo de il nuovo L’Eco di Aversa soprattutto nel tempo in cui si occupò della comunicazione della Diocesi di Aversa. A lui l’associazione Gaetano Parente deve due eventi indimenticabili: “Nato ed Unicef per la pace a Palazzo Parente” e “Facciamo il punto sull’aerospazio” con il C.I.R.A. di Capua.
La guerra in Ucraina è l’inevitabile che si credeva impossibile, l’invasione russa spezza le certezze del mondo occidentale e ci costringe a considerare la realtà per come è, al netto dei rifiuti psicologici degli ultimi tre decenni.
L’Associazione Forense Normanna e l’Associazione Gaetano Parente hanno tenuto un tavolo per la raccolta firme dei sei referendum sulla “Giustizia Giusta”. L’iniziativa è stata frutto di scelta meditata ed elaborata alla luce dell’esperienza vissuta quali operatori del sistema giustizia.
Dal 16 ottobre L’Eco di Aversa sarà di nuovo in edicola con il terzo numero di quest’anno. Grande spazio alle condizione della biblioteca comunale “Parente” nel reportage firmato da Antonio Santi, una lunga intervista esclusiva al Colonnello Valentino de Simone, esperto di Afghanistan, spazio anche allo sport con Salvatore Russo, in più anche una nuova sezione di notizie provenienti dall’Agro Aversano.
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Con Enrico Letta alla segreteria il Partito Democratico si avvia a completare l’ultima, definitiva, trasformazione del proprio Dna, a mutare la propria identità profonda. Il partito che fu erede del PCI e che continua a sostenere di voler rappresentare la Sinistra, da parecchio ha imboccato la strada del liberalismo moderato e con Letta dimostra plasticamente di aver abbandonato i tradizionali riferimenti sociali ed ideologici, pronto per la trasformazione finale da rappresentante delle istanze del lavoro e delle cassi meno abbienti in partito liberal-progressista.
Periodico
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