Il nuovo "L'Eco di Aversa" è una riedizione del foglio cittadino fondato da Gaetano Parente nel 1861. Il logo riprende un dipinto di Gennaro Conti, del 1886, raffigurante il sindaco Gaetano Parente nell'atto di indicare a Vittorio Emanuele la Via Roma.
Dal 16 ottobre L’Eco di Aversa sarà di nuovo in edicola con il terzo numero di quest’anno. Grande spazio alle condizione della biblioteca comunale “Parente” nel reportage firmato da Antonio Santi, una lunga intervista esclusiva al Colonnello Valentino de Simone, esperto di Afghanistan, spazio anche allo sport con Salvatore Russo, in più anche una nuova sezione di notizie provenienti dall’Agro Aversano.
Tutto il giornale può essere scaricato gratuitamente in PDF qui
Il 15 gennaio, alle ore 18.00, sarà presentato a Palazzo Parente ad Aversa il libro “La Guerra oltre la notizia” di Ilaria Menale. Il libro presenta note sul giornalismo di guerra partendo dalle storie di due famosi reporter come Franco Di Mare e Toni Capuozzo, che si sono raccontati all’autrice ponendo in primo piano le loro emozioni di uomini prima ancora che la loro esperienza di giornalisti. Il testo va a condurre il lettore oltre i luoghi comuni sulla guerra raccontata dalla stampa, ponendo l’accento sul lavoro del giornalista e sulle esperienze condotti in condizioni estreme, sempre per amore di verità. Il libro, la cui prefazione è stata scritta dallo stesso Franco Di Mare, ha ottenuto il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio. Alla presentazione di domenica 15 gennaio, organizzata dal Serra Club Aversa e dalla professoressa Maria Luisa Coppola in collaborazione con l’Eco di Aversa e l’Associazione “Gaetano Parente”, interverranno l’autrice Ilaria Menale, scrittrice e giornalista, ed il giornalista Gino Di Mare.
L’8 marzo si celebra la Giornata Internazionale della Donna, un giorno commemorativo per ricordare le donne della storia, le tante conquiste sociali, politiche ed economiche, ma soprattutto per ricordare le tante donne vittime purtroppo, ancora oggi, di barbare violenze. Ogni donna ha un suo 8 Marzo per celebrare il coraggio e la determinazione, “Nottetempo” opera prima della scrittrice napoletana Mariateresa Belardo non fa eccezione. Non può venir meno il contributo di una riflessione in questa speciale ricorrenza, con il senso autentico di questa giornata che sia spunto di profonde riflessioni per tutte le donne, solo allora, infatti, sarà veramente festa. L’autrice è una donna tenace, che non rinuncia ai suoi sogni e desideri ed alla voglia di ricominciare.
Il suo viaggio inizia con un forte dialogo interiore che è in realtà è un monologo, mette a fuoco le sue passioni, il suo dinamismo in un conflitto interno, che però lei stessa dimostra di vincere. Insomma, mente e cuore si scontrano in un lungo duello inseguendosi fino all’alba del nuovo giorno per ritrovare la luce della libertà, ma soprattutto l’essenza di sé stessa. Nottetempo è il racconto della storia che si porta dentro, nel tempo non è mai slegata dal passato, in un lungo percorso travagliato che si snoda in una notte solo quando riesce a vedere la luce del trionfo.
Mariateresa Belardo, ci porta per mano nelle sue stanze più intime e nascoste, sono mani pervase da sacro fuoco… è l’incendio dei suoi pensieri a prevalere in una notte cupa: è tempo di agire, è tempo di riscatto e la notte del cambiamento è la notte della mia rivoluzione di donna. È forte il desiderio di esplodere, consapevolezza e azione si fondono in una notte, capirlo da sola non basta. Un passo del libro che voglio ricordare e che ogni donna dovrebbe far suo è questo : «La strada per raggiungere un obiettivo è più importante dell’obiettivo stesso». Si nota che l’opera vuole mette il coltello nella piaga, e di quanto sia bello piantare nuovi semi di una pianta sana.
Sono pagine sviscerate, che denudano una storia personale nella quale ogni donna può ritrovarsi, una presa di coscienza che fa sempre molta fatica ad uscire allo scoperto tra malinconia, dolore e dolcezza ma soprattutto in un miscuglio di amore e amarezza. Capire finalmente cosa resta del suo grande amore. Un omaggio alle donne che parte dalla sua voce, che vibra sulla pelle in un’unica voce, quasi com e un martirio, che riesce a vedere squarci di luce per poter così rinascere. Il richiamo di quella primavera dell’anima è poesia. Ma l’8 marzo è anche il giorno della fioritura delle attenzioni alle donne e delle mimose, le mimose sono benvenute e ben gradite, il giallo, è un colore che non può assolutamente mancare. Soprattutto attenzione, rispetto, dignità e amore, perché noi donne valiamo quanto gli uomini. Non solo terra dei fuochi, ma terra dei fiori. Terra del sole.
Allora, auguri a chi non demorde non si commisera. A chi urla in silenzio. Auguri a chi ride e a chi piange. E che sia un buon 8 marzo, verso un nuovo punto da cui iniziare a guardare al futuro, verso alti obiettivi da raggiungere… e ancora buon 8 marzo a chi si sforza per dare il meglio di se stessa a chi ha la forza per raggiungere i suoi sogni. La strada è lunga ma ce la faremo.
Uno squillo interrompe il silenzio, lasciandomi sul precipizio del mio stupore. Uno squillo telefonico… Il numero non mi è nuovo, ma l’avro’ perso fra i ricordi… Ricordi che bruciano di amara delusione. Rispondo o non rispondo? “This is the question”. Rispondere ad un numero che rammenta qualcosa, ma non abbastanza da strappare un sorriso. La suoneria imperterrita del cellulare… >>>>
Il nuovo L’Eco di Aversa, dal 18 maggio sino al 31 maggio 2009, pubblicherà solamente comunicati, notizie, articoli in merito al “Festival Cimarosa 2009″ ed all’illustre musicista aversano Domenico Cimarosa. Il materiale che via via sarà immesso nel periodico andrà a riempire la “Rubrica” denominata Festival Cimarosa. In tale “Rubrica” troverete anche il materiale relativo al Festival Cimarosa 2008, prima edizione del “Festival Cimarosa”. >>>
“il nuovo L’Eco di Aversa – www.ecodiaversa.com“, periodico di volontari non giornalisti appartenenti alla società civile, da anni considera la “Cultura”come condicio sine qua non per il raggiungimento di una possibile “Aversa diversa“. In quest’ottica i condirettori editoriali hanno deciso di dare seguito ad un progetto assolutamente inedito.L’editore associazione Gaetano Parente, difatti, pubblicherà, sul periodico on line “il nuovo L’Eco di Aversa”, articoli, libriccini, lavori di importanti studiosi o autori del passato, veri e propri gioielli del patrimonio cittadino. A brevissimo appariranno i primi lavori. Si tratterà, precisamente, di: “Sulla inondazione del 26 Settembre 1852” di Gaetano Parente e di: “Il Can. Gaetano Maria De Fulgore” del Canonico Professore Roberto Vitale.Queste pubblicazioni, i cui diritti apparterranno in toto all’editore, non sono che un primo passo. Seguiranno, a breve, altre pubblicazioni, tutte di assoluto rilievo ed interesse per gli amanti della Città; tra queste anche alcuni lavori del preside Domenico Coppola il quale lottò con tutte le sue forze, ma, purtroppo, vanamente, per la istituzione di un Museo ad Aversa. Progetto di cui recentemente i politici hanno riparlato, ma senza dare concreto seguito ai loro proclami.Siamo certi che l’iniziativa sarà gradita agli amanti veri della Cultura ed a tutti coloro che sognano un'”Aversa diversa“.
“Quiero que las culturas de todos los paises soplen plenamente por mi casa. Pero me niego a ser arrastrado por alguna de ellas/Desidero che le culture di ogni paese entrino e circolino nella mia casa. Però mi rifiuto di essere catturato da una qualunque di esse”. Mahatma Gandhi
Il nuovo L’Eco di Aversa-www.ecodiaversa.com riparte. Avrà anche un diverso aspetto formale, un aspetto, cioè, più semplice, più logico, più gradevole, ma il tema non è prioritario, prioritario è esserci, quindi il profilo della forma potrà tranquillamente intervenire in un secondo momento. Il fine che vorremmo perseguire è sempre lo stesso, e, cioè, Aversa diversa. Il Progetto che vorremmo cercare di affermare è sempre lo stesso, e, cioè, 1° Cultura; 2° Turismo. Continuiamo ad essere convinti che la patria di Cimarosa, titolare di un grande patrimonio storico, artistico, architettonico e musicale, merita assai di più che mondezza, sporcizia, rischio di malattie mortali legate ai rifiuti tossici, assenza di regole, mancanza di progettualità, degrado, bruttezza. Continuiamo ad essere convinti circa la necessità che gli aversani escano dal torpore, situazione che, alla lunga, fa considerare come normale l’anormalità. Un periodico è un mezzo attraverso il quale tanto si può dire e fare. L’Eco è un periodico libero, autonomo, indipendente rispetto ai partiti, alla politica, alle ideologie, alla religione. L’Eco è, quindi, un mezzo attraverso il quale molto si può dire e fare in modo libero, autonomo, indipendente rispetto ai partiti, alla politica, alle ideologie, alla religione. Noi vorremmo avere il piacere di poter “usare” L’Eco insieme a Voi ed insieme a Voi molto dire e fare per realizzare il Sogno, la Speranza di un‘Aversa diversa. Questa lettera è un invito a “fare” insieme L’Eco: vorremmo riunire tante voci, anche diverse, il che sarebbe meglio, epperò complementari, tutte unite dalla voglia non diciamo di cambiare lo stato delle cose, ma, questo si, almeno di migliorare lo stato delle cose. La presente è rivolta anche a persone di fuori Aversa. Questo perché pensiamo che un periodico “appartenente” alla patria di Cimarosa non possa non “aprirsi” al contributo di Pensiero, di Esperienza, di Cultura nazionale ed internazionale. Speriamo, sinceramente, in una Vostra collaborazione. Siamo a disposizione per fornire chiarimenti e ciò o per email o per telefono o de visu.
Pdf numero febbraio 08 di “Quattro e mezzo”, giornale per i bambini, a cura di Silveria Conte è apparso su L’Eco e lo trovi lato destro home, sotto pdf de L’Eco. Buona lettura!
Periodico
Registrazione presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere N. 602 del 19/09/2003 Direttori responsabili: Andrea Scaglione e Salvatore De Chiara