Quando i giovani si mettono insieme riescono a fare cose meravigliose, in una stretta di mano che parte da una convinzione: custodire la terra, le radici e il bene comune. Un team di imprenditori di terra di lavoro hanno le idee chiare sul futuro e non perdono l'occasione per manifestare l'amore per la propria terra e le sue potenzialità, in collaborazione con l'istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante del CNR. Sono questi i protagonisti del progetto "Fresca24".
Mercoledì 12 luglio, grande serata con il taglio di nastro: nasce "Fresca 24", in via Nobel, il primo ortonegozio nel cuore della città di Aversa, con la sua lunga distesa di campi circa, 16mila metri quadrati. Fresca24 è aperto all'acquisto diretto delle produzioni, infatti sarà possibile acquistare i prodotti, come ortaggi e frutta, raccolti nelle 24 ore precedenti e inoltre seguire tutte le fasi di produzione e raccolta. Buona, nostra e sostenibile, il motto di un modello sostenibile e innovativo di coltivazione locale, basato sui principi della condivisione e il coinvolgimento diretto, grazie anche alla presenza del Centro Nazionale Ricerche. Il progetto si prefigge non solo il rilancio dell'agricoltura, ma anche la costruzione di una solida realtà locale, in un territorio troppe volte violentato, che restituisca dignità capace di ripristinare la speranza. Passione, impegno ed uno spiccato senso di innovazione pone l'obiettivo non solo di valorizzare i prodotti, ma di sostenere un consumo consapevole, attingendo a quei valori, quelle bellezze, quei sapori e quei saperi della tradizionale sapienza contadina che questa terra mette a disposizione. Durante la serata i ragazzi di Fresca24 hanno invitato a gettare un seme prendendo parte al progetto messo in campo con "Piantiamola" che ha rappresentato alto momento di forte identità per i cittadini. Acquistando uno degli alberi da frutto presenti sul terreno, si farà in modo che l'acquirente possa identificarsi con il nome dato l'albero e così poter controllare il suo albero e attendere il tempo di maturazione per la raccolta.
Riappropriarci dei territori è un modo per esprimere alla comunità il senso di appartenenza richiede uno sforzo congiunto di tutti, affinché la terra dei fuochi possa essere solo un drammatico ricordo è trasformarsi in terra felix come un tempo.
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