Quest'oggi, in attesa di una
pioggia che non si decide ad arrivare, mi proverò a confutare una tesi un po'
bislacca che sembra girare tra la gens Aversana. La tesi afferma che l'associazione
Gaetano Parente sarebbe qualificabile in termini di "snob", come dire,
intellettuali superbi, distanti... Sono certo che dietro a questa tesi si
nasconde, in modo assorbente, la nota "invidia" affossatoria che connota la
gens normanna. Ma a parte ciò, qualche altra puntualizzazione va svolta. >>>>>
Primo, non è
colpa nostra se dal 2004 operiamo senza contributi di enti pubblici e/o
privati. Secondo, non è colpa nostra se non abbiamo "appartenenze"
politiche; purtroppo nessun "partito" o politico ci riesce a convincere. Terzo,
non è colpa nostra se cerchiamo sempre e ad ogni costo la qualità; è ovvio che
chi non punta alla qualità non può operare accanto all'A.G.P. e con propria o
nostra decisione il successivo commiato è inevitabile. Quarto, non è colpa
nostra se abbiamo le idee chiare e non annacquabili da parte di chicchessia. Quinto,
abbiamo cercato collaborazioni, ma solo enti di grande caratura hanno voluto,
onorandoci, collaborare; penso ad Unicef ed, ora, Unesco. Gli altri
preferiscono, ab immemore, restare "chiusi"
nel loro orticello. Sesto, non è colpa nostra se siamo cittadini del Mondo (penso,
ad esempio, alla presidenza nazionale del Serra da parte di Maria Luisa Coppola
o all'architetto Alessandro Ciambrone di Unesco provincia di Caserta) e predichiamo
e attuiamo (penso, ad esempio, alla mostra di Hugo Albignac che altri ha
rifiutato ed alla venuta del Console di Francia a Palazzo Parente) l'internazionalità
secondo il principio: "Aversa nel Mondo; il Mondo ad Aversa". Settimo,
non è colpa nostra se non ci fermiamo mai; se avessimo avuto e avessimo ora più
tempo, quanto di più avremmo fatto e faremmo. Ottavo, non è colpa
nostra se i soprattutto i "forestieri" ci hanno seguito e ci seguono; soprattutto
grazie a loro hanno siamo sopravvissuti con onore. Nono, a settembre, come
ogni anno, si ricomincerà. Stavolta, però, con grandi novità. Dieci,
in ogni caso la nostra "porta" è sempre "aperta", sopratatto ai giovani che
meritano spazi e fiducia.