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Questa pagina contiene un singolo articolo inserito il 21.08.16 17:32.

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Che c'è di male?

Che c'è di male a dire la Verità, se la Verità si dice a fin di bene? Dunque, tra brevissimo in molti torneremo ad Aversa, provincia di Caserta. La capitale dell'Agro. Ai confini con l'hinterland di Napoli. In Terra dei Fuochi. Ai confini col casertano. A me avvilisce (oserei dire "deprime") immaginare il rientro. >>continua>>>

Lasceremo, io, almeno, si, luoghi non perfetti, per carità, ma certamente curati, puliti, accoglienti, gradevoli, sede di qualche evento culturale, talora di livello internazionale. Lasceremo tutto questo e rientreremo nel contesto di sgarrupatorio, sporcizia, disordine, abbandono di Aversa. La gente si dimenticherà rapidamente dei luoghi non perfetti, per carità, ma certamente curati, puliti, accoglienti, gradevoli, sede di qualche evento culturale in cui ha trascorso le ferie. La gente rapidamente ricomincerà la solita vita nel solito habitat. Come se niente fosse stato. Ogni persona si dirà che diversamente non può essere e tirerà via convinta dell'ineluttabile. Invece il mio cuore e la mia mente resteranno, ne sono certo, aggrappato a quei luoghi pur non perfetti. Senza rassegnazione alcuna all'ineluttabile. Questo è stato lasciato consolidare. Solidificarsi. Ma nulla è ineluttabile se non la Morte e le Malattie irreversibili. Il pensare alle centinaia di cicche di sigarette gettate in strada che ogni mattina, pazientemente, Nicola, del bar in piazza San Nicola, davanti al locale deve spazzare, raccogliere e buttare mi rende indesiderabile il rientro. Eppur si deve ricominciare... "Vattene altrove!", mi sembra di sentirmi urlare... "Non posso", rispondo, "il Palazzo della mia famiglia è ad Aversa, le mie radici, divise, sono anche qui". Ma questo non significa che anche io debba accettare l'ineluttabile perché non esiste l'ineluttabile, solo la Morte e le malattie irreversibili sono ineluttabili. Certo è strano comprendere come le tante persone che ad Aversa camminano 10 cm sopra il livello del suolo, belle signore in particolare strafirmate, non si rizzelano all'ineluttabile e accettino l'umiliazione di limitarsi a frequentare luoghi non perfetti, per carità, ma certamente curati, puliti, accoglienti, gradevoli, sede di qualche evento culturale, talora di livello internazionale, solo per un limitato, fuggevole periodo di tempo. Misteri della vita. "C'è di peggio", qualcuno potrebbe esclamare. Certo, ma pensiamo alla roba nostra. Ognuno guardi dentro casa sua, non nell'orto, peggiore, del vicino.

 

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