L'8 marzo si celebra la Giornata Internazionale della Donna, un giorno commemorativo per ricordare le donne della storia, le tante conquiste sociali, politiche ed economiche, ma soprattutto per ricordare le tante donne vittime purtroppo, ancora oggi, di barbare violenze. Ogni donna ha un suo 8 Marzo per celebrare il coraggio e la determinazione, "Nottetempo" opera prima della scrittrice napoletana Mariateresa Belardo non fa eccezione. Non può venir meno il contributo di una riflessione in questa speciale ricorrenza, con il senso autentico di questa giornata che sia spunto di profonde riflessioni per tutte le donne, solo allora, infatti, sarà veramente festa. L'autrice è una donna tenace, che non rinuncia ai suoi sogni e desideri ed alla voglia di ricominciare.
Il suo viaggio inizia con un forte dialogo interiore che è in realtà è un monologo, mette a fuoco le sue passioni, il suo dinamismo in un conflitto interno, che però lei stessa dimostra di vincere. Insomma, mente e cuore si scontrano in un lungo duello inseguendosi fino all'alba del nuovo giorno per ritrovare la luce della libertà, ma soprattutto l'essenza di sé stessa. Nottetempo è il racconto della storia che si porta dentro, nel tempo non è mai slegata dal passato, in un lungo percorso travagliato che si snoda in una notte solo quando riesce a vedere la luce del trionfo.
Mariateresa Belardo, ci porta per mano nelle sue stanze più intime e nascoste, sono mani pervase da sacro fuoco... è l'incendio dei suoi pensieri a prevalere in una notte cupa: è tempo di agire, è tempo di riscatto e la notte del cambiamento è la notte della mia rivoluzione di donna. È forte il desiderio di esplodere, consapevolezza e azione si fondono in una notte, capirlo da sola non basta. Un passo del libro che voglio ricordare e che ogni donna dovrebbe far suo è questo : «La strada per raggiungere un obiettivo è più importante dell'obiettivo stesso». Si nota che l'opera vuole mette il coltello nella piaga, e di quanto sia bello piantare nuovi semi di una pianta sana.
Sono pagine sviscerate, che denudano una storia personale nella quale ogni donna può ritrovarsi, una presa di coscienza che fa sempre molta fatica ad uscire allo scoperto tra malinconia, dolore e dolcezza ma soprattutto in un miscuglio di amore e amarezza. Capire finalmente cosa resta del suo grande amore. Un omaggio alle donne che parte dalla sua voce, che vibra sulla pelle in un'unica voce, quasi com e un martirio, che riesce a vedere squarci di luce per poter così rinascere. Il richiamo di quella primavera dell'anima è poesia. Ma l'8 marzo è anche il giorno della fioritura delle attenzioni alle donne e delle mimose, le mimose sono benvenute e ben gradite, il giallo, è un colore che non può assolutamente mancare. Soprattutto attenzione, rispetto, dignità e amore, perché noi donne valiamo quanto gli uomini. Non solo terra dei fuochi, ma terra dei fiori. Terra del sole.
Allora, auguri a chi non demorde non si commisera. A chi urla in silenzio. Auguri a chi ride e a chi piange. E che sia un buon 8 marzo, verso un nuovo punto da cui iniziare a guardare al futuro, verso alti obiettivi da raggiungere... e ancora buon 8 marzo a chi si sforza per dare il meglio di se stessa a chi ha la forza per raggiungere i suoi sogni. La strada è lunga ma ce la faremo.