Ricomincia il Festival Cimarosa. Comincia la IV edizione, 2015-16. Direttore artistico: Francesco Aliberti; location: il
Palazzo Parente di Aversa. Punto di partenza: la riunione, svoltasi a Palazzo
Parente, con un gruppo organizzatore che, speriamo, non abbia, nel prosieguo, a
scoraggiarsi. Tale gruppo è formato dai seguenti Artisti ed Appassionati
(ordine alfabetico): Francesco Aliberti; Luigi Aliberti; Adriana Amoroso; Maria
Luisa Coppola; Salvatore A. De Chiara; Carolina Dello Iacono; Maria Rosaria
Marchi; Pasquale Rucco; Francoise Vodette. Partecipanti non presenti: Yago
Mahugo Carles; Giulia Parente. /_ Nelle foto, i locali interni ove si svbolgerà il Festival _/
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Un Programma generale è stato definito, si tratterà, poi, soltanto di fissare le date secondo le
esigenze degli Artisti e di Palazzo Parente. Si (ri)comincia con la mostra: "Omaggio
a Nicola Graziano - fotografie, dipinti e musiche di un aversano eclettico"
scomparso lo a marzo 2014. L'esposizione raccoglie una selezione di opere
pittoriche, fotografie, brani musicali e poetici. L'ideazione e
l'organizzazione è di Sara Fagnoni e Salvatore A. De Chiara. All'organizzazione
collabora anche l'associazione Gaetano Parente. Inaugurazione il giorno 22
ottobre, ore 20:00. La mostra si terrà sino al 15 novembre 2015. Secondo
appuntamento a cura di Pasquale Rucco: "La Chitarra terzina nel
primo Ottocento". Concerto di
Mário Carreira, chitarra terzina,
anònima, Mirecourt ca.1840. L'evento è previsto per il giorno 24
ottobre 2015, ore 19:30. Il Festival proseguirà secondo la tipologia
del Ravello Festival: eventi non solo di Musica ma anche di tutte le altre
Arti. Un fatto importante è stato deciso, anzi due. Il primo la rifondazione
dell'Associazione Festival Cimarosa e ciò nel senso di Confederazione tra
persone fisiche ed entità anche internazionali. E di conclusione di Protocolli
d'intesa con entità internazionali, ad esempio Spagna (Yago Mahugo Carles),
Svizzera (Javier U. Illian), Germania. Stavolta è stata presa assai seriamente
in considerazione e, quindi, accettata l'idea di chiedere contributi sulla base
di partenariati internazionali. Secondo, che, per il momento, data l'assenza di
sovvenzioni pubbliche, è stabilito il principio, valido solo per i concerti,
secondo cui gli utenti della Buona Musica-Buon Concerto (dove "buono" non
devesi intendere nel senso nefasto di "Buona Scuola") devono dare,
doverosamente, un contributo in denaro all'Artista. Minimo, ma imprescindibile.
Ciò per la Dignità della Cultura, dell'Artista, di coloro che organizzano senza
avvalersi di denaro pubblico. Continua, comunque, a rimanere inspiegabile il
mistero del perché Aversa non si occupa sistematicamente e seriamente di
Domenico Cimarosa, aversano. Del perché la casa dell'Illustre, in Via Domenico
Cimarosa, continua, amministrazione dopo amministrazione (di qualunque colore),
a restare abbandonata e fatiscente. Del perché si organizzano eventi che godono
di centinaia di euro di contributi senza seguito tra la gente, senza
ripetizione, senza ricadute. Eventi che passano, se ne vanno, si perdono nel
nulla. Lo sforzo dell'associazione Gaetano Parente continua ad essere proteso
verso la valorizzazione del patrimonio cittadino, inestimabile, d'Arte e Musica
come antecedente necessario di una possibile prospettiva di Turismo. Ed in
quest'ottica continua a coinvolgere gli Addetti ai Lavori nel Festival Cimarosa
la cui autentica Professionalità e Passione è confermata anche dal fatto che
non hanno tentennamenti per ragioni di mera pecunia. Ancora una volta
caparbiamente, ostinatamente ci risiamo. Sia ben chiaro, però: non aspiriamo a
protagonismi, non vogliamo essere i primi della classe, non vogliamo fare
concorrenza a nessuna/o, non vogliamo scontri, non vogliamo dimostrare nulla.
Vogliamo solo che Aversa ed i suoi cittadini si sveglino dal torpore ("nessun
dorma!") e si rendano conto dell'incredibile Fortuna, sino ad ora gettata alle
ortiche, che hanno avuto nell'avere dato, casualmente, i natali a Domenico
Cimarosa. Chissà quante belle signore aversane, magari abbronzatissime, sono
state a Parigi anche più volte, hanno visto l'Opera ma non sanno che su di una
facciata della Struttura, in alto, c'è l'effige di Domenico Cimarosa, aversano.
Concludendo: speriamo che lo sforzo di
noi tutti del Festival serva a invertire il trend. E a far amare veramente la Città.
Che non è d'altri, ma degli aversani. Tutta, anche oltre l'abitazione propria.