Il 5 Maggio non è solo il titolo dell'ode manzoniana a Napoleone. E' la data del risveglio dei sindacati, finora disuniti, sonnolenti, in perenne ritardo che quasi all'unisono, sulla scia della prima agitazione voluta da Anief, hanno finalmente proclamato uno sciopero ben concertato e di grande successo. Il primo dal 2007. >>>>
E che ha ottenuto un'adesione
superiore al 70%. Cortei ben nutriti hanno sfilato nelle strade di Roma e di
tutte le maggiori città d'Italia, dal nord al sud. In aggiunta, comitati cittadini
si sono organizzati autonomamente e, in appoggio allo sciopero generale,
diverse sono state le iniziative in molte città d'Italia, grandi e piccole, il
giorno dello sciopero e quello precedente. Ad Aversa, ad esempio, il 4 Maggio
ha visto ancora un flash mob. Lo hanno chiamato selfie-mob, per sfruttare
ironicamente l'abitudine di molti Italiani, premier compreso, di scattare
autoritratti fotografici con personaggi più o meno famosi.
In quindici minuti, le
circa 200 persone riunite in piazza Vittorio Emanuele hanno letto alcuni
articoli della nostra Costituzione. L'Uguaglianza di tutti i cittadini davanti
alla legge senza distinzione di razza, sesso, opinioni politiche e il compito della
Repubblica di rimuovere gli ostacoli economici e sociali che creano
disuguaglianza (art. 3). Il libero insegnamento dell'Arte e della Scienza (art.
33); le norme generali della Repubblica sulle scuole statali di ogni ordine e
grado e il diritto di istituire scuole private senza oneri per lo Stato. La
Scuola aperta a tutti (art. 34); l'obbligatorietà dell'istruzione inferiore; il
diritto a borse di studio e assegni alle famiglie dei meritevoli meno abbienti
attribuite per concorso. L'imparzialità dell'amministrazione dei pubblici
uffici (art. 97). Ma le proteste continuano anche nei prossimi giorni. A causa
del rinvio delle prove INVALSI, il cui inizio era previsto proprio il 5 Maggio
nelle classi seconde e quinte delle scuole primarie. Il Presidente dell'INVALSI
(Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell'Istruzione) ha fatto
slittare la data di avvio al 6 Maggio, in barba allo sciopero generale. Tale
variazione sarebbe stata legittima solo se comunicata entro fine ottobre 2014.
Dunque, rinvio che denoterebbe un
probabile comportamento antisindacale, ledendo il diritto di sciopero. Al colpo, solo
l'Unicobas risponde indicendo un'ulteriore giornata di sciopero per il 6
Maggio. Tre giorni di sciopero consecutivi sono anticostituzionali. Ed è qui che
la società civile interviene organizzando autonomamente forme di disobbedienza
civile. In molte scuole di Aversa, e non solo, saranno assenti gli allievi a
cui dovrebbero essere somministrate le prove INVALSI nei giorni del 6 e 7
Maggio. A questo punto, impossibile prevedere la percentuale di cittadini che
decideranno per la disobbedienza civile. A mia memoria, negli ultimi vent'anni
nessun governo ha ottenuto una tale coesione sociale. Impensabile che un
governo che si definisce di sinistra potesse incassare un tale successo.
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