"Tavola Tavola, chiodo, chiodo"
frase che ricorda il mitico scenografo Peppino Mercurio che realizzò il
palcoscenico del Teatro San Ferdinando - è il titolo dello spettacolo che Bruno
Garofalo propone per il Forum Universale delle Culture di Napoli e Campania il
3 dicembre alle ore 20,30 presso la Basilica di San Giovanni Maggiore,
nell'ambito del programma di celebrazioni a trent'anni dalla scomparsa di
Eduardo De Filippo. Già proposto in dvd, uscito nel 2000, lo spettacolo è un
omaggio ad Eduardo, ricordato da collaboratori, artisti, ragazzi che lo hanno
conosciuto in scena e nella vita.
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Una serata con quelli che furono i
giovani della compagnia di Eduardo come Annamaria Ackermann, i compagni di
lavoro Ugo D'alessio, Elena Tilena, Angela Pagano, Linda Moretti, Nino
Formicola, Angela Luce, Gennarino Palumbo, i "colleghi" con cui durante le cene
si inscenavano sketch, scenette, canzoni, duetti. Eduardo verrà raccontato e ricordato
attraverso le canzoni scritte per lui da E.A. Mario, attraverso il racconto di
Sergio Solli e di quando interpretò un violinista derelitto nel dramma "Il
Monumento" del quale Eduardo era il protagonista, nei panni di Ascanio Penna,
personaggio amaro ed emblematico.
E ancora i contributi di Lina
Sastri, Antonio Casagrande, Antonio Murra e Antonio Sinagra con cui Eduardo
concepì la parte musicale della sua ultima opera. E ovviamente la testimonianza
di Bruno Garofalo, il suo scenografo che racconterà dell'apertura e dell'amore
che Eduardo dimostrò negli ultimi anni nei confronti dell'innovazione nelle sue
messe in scena e nei giovani che lo circondavano con devozione. Si parlerà
dell'amore per i collaboratori che muovevano nell'ombra la grande macchina
scenica e dell'interesse del Maestro nei confronti dei ragazzi napoletani, dei
più sfortunati, come i giovani del carcere minorile di Nisida, dove Eduardo De
Filippo fondò scuole ed elargì aiuti.
A concludere l'omaggio ci sarà
"L'Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli", con un brano eseguito da 40
ragazzi dei Quartieri Spagnoli, che con grande entusiasmo, hanno scoperto
attraverso la musica una strada di riscatto e crescita culturale.