Voglio un processo civile rapido ed efficace, ma sono costretto a subire un processo civile che dura anni ed è, quindi, inefficace. Voglio che il patrimonio storico-artistico-architettonico-musicale del mio Paese sia compreso, valorizzato, "sfruttato" come qualunque buon amministratore farebbe con i beni che ha ereditato, ma così non è e non posso far nulla. Non voglio vivere in città o paesi sporchi e sgangherati, ma non posso far nulla. Non voglio ricorrere agli amici medici per efficacemente e rapidamente curarmi e far curare i miei cari, ma non posso far nulla. Non voglio essere costretto ad obbedire alle assurde ordinanze che vietano la circolazione ai veicoli più inquinanti, ma non posso far nulla e devo subire provvedimenti che non esistono altrove. Non voglio che mi prendano in giro, ma non posso evitarlo. Non voglio che mi raccontino frottole, ma non posso evitarlo. Non voglio essere nelle "mani" di banche e finanze, ma non posso far nulla. Non voglio che mia figlia s'iscriva all'Università americana, ma qui tutto è lento, vecchio, nelle mani dei "soliti", senza fondi, sgangherato sicché non posso far nulla. Ma perché non posso, non possiamo far nulla? Perché il popolo non conta nulla? Perché dinanzi a risultati elettorali che gridano al cambiamento (tranne nella "chiusa" Aversa dove tutto scorre sempre uguale e dove ciò che accade oltre è ignorato) i politici non sanno ammettere di avere sbagliato tutto ed inventare soluzioni nuove, credibili, lungimiranti, moderne? Sino a quando dovremo subire? Sino a quando saremo meri sudditi?