L'Italia, la nazione al mondo che ha il più alto numero di siti di interesse storico, architettonico e naturalistico riconosciuti dall'UNESCO "Patrimonio dell'Umanità", ha incrementato il proprio primato in classifica rispetto gli altri paesi.
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L'8 Luglio scorso, infatti, a Quebec City, in Canada, il comitato dell'UNESCO, riunito nella trentaduesima sessione, ho inserito nella World Heritage List,
Fra questi, i siti italiani di Mantova e Sabbioneta, «eccezionali testimonianze dell' architettura e dell' urbanistica del Rinascimento», e
Il numero dei siti UNESCO di "casa nostra" così è passato da
Entrano a far parte della lista stilata dall'UNESCO anche il Monte Titano e il centro storico di San Marino, portando per la prima volta la minuscola Repubblica ad ottenere il prestigioso riconoscimento.
Tra i paesi che prima d'ora non avevano mai avuto il «bollino» UNESCO, anche l'Arabia Saudita (con il sito archeologico di Al-Hijr), Vanuatu (con le rovine del re Mata) e Papua Nuova Guinea (con il sito di agricoltura preistorica di Kuk).
Il riconoscimento dell'UNESCO è di rilevante importanza per diversi motivi.
I siti inseriti nella lista del Patrimonio dell'Umanità sono tutelati da leggi che ne salvaguardano l'autenticità e l'integrità, attraverso, ad esempio, l'individuazione di aree di tutela dove qualsiasi intervento dell'uomo è sottoposto ad autorizzazioni preventive dagli enti preposti.
Inoltre i siti UNESCO ricevono una pubblicità internazionale che attira il turismo culturale in forte crescita ovunque negli ultimi decenni. L'isola delle Galapagos, ad esempio, è passata dai 40.000 visitatori nel 1996 ad i 145.000 nel 2006, dopo essere stata inserita nella lista dell'UNESCO attraendo, fra l'altro, numerose fonti di finanziamenti pubblici e privati, nazionali ed internazionali.