Si è parlato spesso di "fuga di cervelli", di raccomandazioni, di favoritismi, di politiche clientelari nel nostro paese anche se, a mio avviso, poco si discute di quanto queste cose arrechino un danno finanziario ed un immiserimento morale alla società in cui viviamo.
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Vi racconterò qualche esperienza personale solo per farvi comprendere, dal mio punto di vista, quanto sia triste ed irritante spendere tante energie per progetti di sviluppo culturale, sociale ed economico per poi vederli svanire irrimediabilmente come una nuvola di fumo.
Quando sono andato in California nel
Quando sono rientrato dopo un anno di ricerca presso The University California Los Angeles ho portato con me il prof. Leonard Mitchell, che all'epoca era direttore del Centro di Sviluppo Economico della California, una delle realtà più produttive ed avanzate al mondo.
Non solo ho proposto all'Università di Napoli di avviare i contatti con le università californiane che il prof. Mitchell rappresentava, ma ho anche incontrato il Sindaco di Napoli per consegnargli da parte del Sindaco di Los Angeles un "Certificato di Amicizia".
Mi aspettavo che in entrambi i casi ci fossero delle risposte entusiaste da parte sia dell'università che del massimo rappresentante istituzionale della città. Così non è stato! Deve essere sembrato troppo facile riuscire ad instaurare dei fruttuosi scambi culturali o gemellarsi con una delle più importanti città al mondo a costo zero.
Ancora oggi, dopo essermi aggiudicato una delle cinque borse di studi al mondo finanziate dall'UNESCO per un progetto relativo allo sviluppo del "Patrimonio dell'Umanità" della Regione Campania, mi risulta difficilissimo parlare con l'ultimo degli assistenti universitari napoletani, quando negli USA mi hanno assegnato gratuitamente nell'università un ufficio affianco al prof. Micheal Dukakis, tre volte Governatore del Massachusset e candidato alla Casa Bianca, o mi bastava una telefonata con la quale mi presentavo come borsista Fulbright per essere ricevuto dal direttore del Los Angeles Time.
Intanto ad i colleghi stranieri che frequentano il mio stesso Master in "Management del Patrimonio dell'Umanità UNESCO" sono stati affidati ruoli di altissima responsabilità da parte dei loro governi, mentre a me non mi hanno neanche fatto i complimenti quando sono risultato unico vincitore per l'area geografica Europa-America del Nord della borsa di studi UNESCO.
Intanto continuo a fare l'emigrante.
Ci sarà un motivo per il quale l'Italia sta andando a pezzi?