Essa è stata dedicata alla Preghiera per l'Unità dei Cristiani e alla ricorrenza della Conversione di San Paolo, Patrono della comunità diocesana di Aversa, nell'anno che Papa Benedetto XVI ha dedicato a questa gigantesca figura del Cristianesimo, fondamentale per la comprensione della figura di Cristo nel cammino della salvezza e per l'amore per quei valori che ogni uomo giusto, al di là della sua adesione alla fede, vorrebbe trionfassero in questa martoriata quotidianità.
Le celebrazioni si sono aperte il giorno 19 gennaio, giorno della festa onomastica dell'Arcivescovo Vescovo, Mons. Mario Milano, con una solenne liturgia che ha visto stretti intorno al Pastore la comunità diocesana, l'intero Corpo presbiteriale, diaconale e seminariale, l'Amministrazione comunale di Aversa, le Autorità civili e militari, le Associazioni laicali e tanti, tanti fedeli.
Un Mons. Milano felice del calore della gente, e teso alla devozione per il Santo e martire - di origine persiana ucciso a Roma con la sua famiglia nel IV sec.d.C.- di cui porta il nome.
La settimana è continuata con il Triduo di preparazione alla festa con l'intervento, a celebrare, di altri Vescovi campani - Mons. Francesco Marino, Vescovo di Avellino, Mons. Antonio Napoletano, Vescovo di Sessa Aurunca e Mons. Arturo Aiello Vescovo di Teano-Calvi - e, sabato con il Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo Metropolita di Napoli a presiedere
Vibrante il saluto di Mons. Milano all'illustre ospite, di cui ha ricordato il lungo impegno missionario, accostandolo a S. Paolo, figura dominante in questo anno a lui dedicato, primo grande missionario che ha portato la parola e l'amore di Cristo fino a Roma, passando peraltro per le terre dell'area flegrea e dell'aversano, sul cammino verso
E la risposta del Cardinale, dopo il tributo di amore per Aversa e di nostalgico ricordo del suo percorso sacerdotale, dal seminario all'ordinazione, ha ripreso il filo paolino dicendo: "Gioisci ed esulta Aversa perché il Signore ha voluto darti questo grande Protettore!" ed ancora: "dobbiamo vivere la nostra fede come missionari ricordando il testamento d'amore di Cristo: Andate! comandamento che comprende tutto il mondo a cui raccontare ciò che Lui ha detto, ha fatto, e trasmettere il suo messaggio di salvezza". Un Cristo che viene in cerca di noi e si mostra per quello che è, un amico e il nostro salvatore in un mondo difficile, che spesso non crede in Lui, che non lo ama, ma anzi gli va contro, contro la pace che Lui ha portato, parole accorate che hanno concluso l'omelia di Mons. Sepe ma con il finale fiducioso abbandono nelle braccia di Maria espresso con il consueto, dolce: "'A Madonna v'accumpagne".
La processione domenicale per le strade cittadine e la solenne liturgia eucaristica in Cattedrale nella quale Mons. Milano ha espresso il suo devoto pensiero al grande Apostolo missionario e Patrono della Città e l'apprezzamento per la partecipazione del popolo di Dio che ha sete di pace e di giustizia nella bella, ma martoriata terra, hanno chiuso questa settimana diocesana.