Artigiani, volontari, con il poco tempo a disposizione, ma ci siamo e ci saremo. E' necessario. "Il mio canto libero", recita una canzone di Lucio Battisti. Una voce tra le voci. Una piccola voce. C'è, resiste questa voce.

Intanto si riprende a pubblicare senza più fermarci, poi, non appena possibile, cercheremo di attivare i mezzi tecnologici che conosciamo ed abbiamo a disposizione, ma che non possiamo ancora usare perché richiedono tempo, tanto tempo, troppo tempo, proprio quello che non abbiamo.

Per l'intanto, ci siamo. "Il mio canto libero", il nostro canto libero. Per Aversa. Affinché si realizzi il Sogno: "1° Cultura; 2° Turismo". Contro il degrado. Contro la condizione da terzo mondo in cui versa la Città a causa, anzitutto, della mondezza. Contro l'illegalità. Contro il menefreghismo dei ricchi e potenti. Contro le invidie e le gelosie che "bloccano" ogni crescita, ogni innovazione. Contro i soliti che gestiscono. Contro la mancanza di Cultura che altro non è se non mancanza di apertura della mente. Contro il: "Tanto non cambia nulla". Contro chi resta a guardare e basta. Contro chi non si sporca le mani. Contro chi consente che belle zone finiscano sui giornali del mondo ridicolizzando i residenti e l'Italia. Contro un Sistema incapace di evolversi. Contro un Sistema chiuso. Contro tutti i conservatorismi borghesi ed i vuoti formalismi. Contro chi non è capace di andare "oltre".

A favore del cambiamento, della civiltà, dell'educazione civica, dell'innovazione, della collaborazione costruttiva, dell'apertura all'esterno, della legalità, dell'ottimismo, dell'azione, della costruzione, della Cultura, della Conoscenza, del rispetto dei luoghi pubblici, dell'europeismo, della solidarietà. A favore dell'Arte, della Poesia, della Letteratura, della Musica. 

Nell'interesse di Aversa. "Il mio canto libero", il nostro canto libero. Sull'esempio di Londra, città della Libertà e della Democrazia. Della Cultura. Della convivenza pacifica. Dove, nell'underground, viaggiano assieme, nel reciproco rispetto, l'elegante uomo d'affari con abito grigio ed il giovane rivoluzionario con i capelli color rosso ed i pantaloni rotti e sporchi.