Sulla strada tracciata dal Card. Crescenzio Sepe sul decreto del Concilio Vaticano II in materia di attività missionaria della Chiesa ("Ad Gentes") prosegue instancabile l'azione di S.E. Mons. Mario Milano Vescovo di Aversa in vista del Sinodo Diocesano aversano del 2009.
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È questo il tema di una Catechesi tenuta il 27 febbraio scorso, presso l'Abitazione della Presidente Patrizia Salemme Menditto da Mons Milano; occasione nella quale non poteva mancare l'attenta opera di fiancheggiamento della "Maria Cristina di Savoia".
È nello svolgimento di questa attività che la "Maria Cristina" si arricchisce di socie, positivamente motivate, e sviluppa tematiche armonicamente graduate intorno agli scopi che le sono propri.
In questa ottica non sembra affatto un caso che l'essere missionarie possa equivalere all'essere aperte all'amore per gli altri; vale a dire ad una testimonianza cristiana al servizio del prossimo e, in ultima analisi, ad una presenza attiva nella vita sociale.
In perfetta sintonia con questa ottica si leva la voce di Mons. Mario Milano, che, per l'occasione, assume il tono di un cordiale e bene augurante saluto alle socie intervenute numerose.
Ma che, ben presto, diviene il grido dell'invito - lanciato alle "Cristine" - e non solo, ad essere esse stesse Missionarie in un mondo che certamente coinvolge sia i religiosi che i laici secondo gli ammaestramenti del Concilio Vaticano.
E, allora, il Sinodo (vale a dire l'assemblea diocesana dei fedeli) del 2009 deve divenire "... una rinnovata Pentecoste nella quale lo Spirito Santo aprirà il cuore dei nostri fedeli all'evangelizzazione del Mondo contemporaneo" proiettato nell'ottica di un rinnovato impegno missionario della Chiesa.
Perché, come ha affermato e ripetuto Mons. Milano, è dal momento del Battesimo che siamo diventati Missionari.
E Missionari non sono soltanto coloro che si recano in terre lontane per convertire, aiutare i deboli, gli ammalati; missionari "siamo noi tutti, popolo di Dio, inviati a partecipare alla missione della Chiesa, a difendere e rettamente applicare i principi cristiani ai problemi attuali che, per essere affrontati, richiedono una solida preparazione sostenuta da una profonda spiritualità".