un corso di formazione e informazione sui temi della giustizia, della pace, dei diritti umani, sulla cittadinanza attiva e partecipazione. L’inaugurazione è prevista per sabato 2 febbraio. Il corso finanziato dal Centro Servizi per il Volontariato Assovoce di Caserta, si svolgerà presso il santuario mariano di Villa di Briano ed è rivolto a 25 persone. Il programma strutturato in sei moduli per un totale di 25 ore, prevede quattro seminari di formazione, due incontri di training sulla nonviolenza e una visita guidata. Le lezioni che si terranno sotto forma di laboratori, mirano al coinvolgimento dei corsisti attraverso la forma del gioco, dell’espressione mimica e dell’attività motoria. Saranno inoltre utilizzati sussidi audiovisivi e materiale informativo. Tra i docenti, Sergio Tanzarella, docente di Storia della Chiesa, Facoltà teologica dell'Italia Meridionale di Napoli, il giornalista Raffaele Sardo, il coordinatore di Libera Caserta e del comitato don Peppe Diana, Valerio Taglione, il presidente dell’Osservatorio provinciale sui beni confiscati, Mauro Baldascino, il magistrato Donato Ceglie, Giuliana Martirani docente di geografia politica ed economica alla Lumsa di Palermo e all'Università d Napoli Federico II, Emiliana Renella di ‘Mani Tese’, un’ organizzazione non governativa e non lucrativa di utilità sociale, dal 1978 riconosciuta come ente morale e, dal 1997 dotata dello status consultivo presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, Biagio Ucciero presidente dell’associazione Domiziana in campo da anni per l’integrazione razziale. L’associazione Scuola di Pace don Peppe Diana, nasce nel 1995, grazie alla spontanea iniziativa di un gruppo di cittadini che aggregandosi intorno ad una necessità hanno ideato un progetto. “Abbiamo scelto di chiamarci – spiega il presidente Salvatore Cuoci - don Peppe Diana, perché vogliamo innanzitutto fare memoria, ricordando un sacerdote normale, talvolta scomodo ma pur sempre pronto ad affrontare le difficoltà”. Don Peppe Diana, parroco di San Nicola a Casal di Principe fu assassinato il 19 marzo del 1994, nella sua chiesa mentre si apprestava a celebrare la messa. “L’associazione – continua Cuoci- nata per essere luogo dove si educa ai sensi, dove vedere, e ascoltare, esprimono la disponibilità a lasciarsi coinvolgere, vuole continuare ad essere laboratorio di pace. Laddove pace non è però una pia intenzione, né una semplice speranza. La pace si impara, si pratica e si acquisisce”.