Da tempo le problematiche ambientali sono al centro delle politiche internazionali, comunitarie e nazionali, perché la pace, lo sviluppo, la protezione dell’ambiente e la qualità della vita sono interdipendenti e indivisibili.
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Uno sviluppo può dirsi sostenibile quando riguarda non solo gli aspetti ambientali dal punto di vista ecologico, ma anche quelli sociali ed etici.
Lo sviluppo sostenibile è un processo di evoluzione che coinvolge non solo l’uso razionale delle risorse naturali, le scelte economiche, l’orientamento dei progressi tecnologici ma anche i mutamenti istituzionali e sociali.
Una società è sostenibile quando i bisogni primari di tutti sono soddisfatti, perché povertà e ineguaglianze rappresentano causa di ogni crisi sociale ed ambientale.
Il riconoscimento delle culture altrui costituisce un contributo fondamentale allo sviluppo equilibrato e pacifico delle generazioni presenti e future. La sostenibilità come solidarietà e tolleranza diminuisce l’aggressività umana e delle Nazioni ed è la premessa della coesistenza pacifica delle genti.
La sostenibilità, quindi, deve diventare cultura diffusa e stile di vita dei popoli, al pari di altri principi come democrazia e libertà.
Occorre l’impegno di tutti per contribuire alla diffusione della cultura della sostenibilità e porre in essere adeguate azioni tese alla creazione di una coscienza individuale e collettiva informata alla sostenibilità come modus vivendi senza estremismi o fondamentalismi.
NOI DI FAREAMBIENTE – Movimento Ecologista Europeo
CHIEDIAMO
AL FUTURO PREMIER UN PATTO PER L’AMBIENTE
- Considerare la tutela dell’ambiente una priorità e fare dell’Italia un Paese modello di sviluppo sostenibile;
- Considerare la lotta contro il cambiamento del clima e la qualità dell’aria una priorità dell’azione politica;
- Considerare la tutela della biodiversità naturale e culturale un momento qualificante dell’azione politica;
- Considerare il principio di sussidiarietà come assunzione di responsabilità ambientale al fine di una maggiore democrazia e libertà del cittadino;
- Considerare la tutela e la valorizzazione dell’ambiente – inteso questo nella sua più ampia accezione e perciò comprensivo di beni e valori afferenti all’ecosistema, al Patrimonio culturale e del paesaggio- un obbligo individuale e sociale di valenza universale;
- Considerare l’uso razionale dell’acqua, la gestione del territorio, la tutela del mare, il trasporto e l’agricoltura aspetti fondamentali dello sviluppo sostenibile;
- Considerare la riqualificazione delle periferie urbane come priorità per la qualità della vita;
- Considerare prioritario nell’azione politica la risoluzione del problema del ciclo integrato dei rifiuti con una politica di riduzione alla fonte e impianti di innovazione tecnologica;
- Considerare una politica di sostegno delle grandi opere compatibilmente con le valutazioni ambientali;
- Considerare la ricerca energetica un pilastro fondamentale per uno sviluppo sostenibile determinante per un valido Piano energetico nazionale che non escluda l’energia nucleare, il risparmio energetico e tutte le fonti energetiche eco-compatibili;
- Considerare l’equità ponderata come strumento necessario per l’accesso alle risorse naturali e per contribuire ad arginare le disuguaglianze in Italia e nel mondo al fine di tutela i diritti infragenerazionali e intergenerazionali;
- Considerare la democrazia e la libertà di mercato come valori fondanti dello sviluppo sostenibile.
NOI VOGLIAMO LA POLITICA DEL FAREAMBIENTE CONSIDERANDO CHE LO SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE DEVE NECESSARIAMENTE CONIUGARSI CON LA TUTELA DELL ’AMBIENTE SENZA ISTERISMI E CATASTROFISMI CON IL REALISMO DEL FARE E L’OTTIMISMO DELLA RAGIONE.
Chiediamo al futuro premier di sottoscrivere questo patto nel programma di governo