Ci risiamo. La Chiesa dice la sua anche in merito a: “Caos calmo”. Da un po’ di tempo la Chiesa dice sempre la sua. ...
>>>>>>>>>>>>>>>>
Mi chiedo, però, perché la chiesa non dice la sua anche in merito a temi che non siano il sesso, le coppie omosessuali, la famiglia. Perché la Chiesa non dice la sua in merito alle tante indecenze - ruberie, intrallazzi, raccomandazioni, mondezza - che contraddistinguono la cristiana (vanno tutti a messa…) società italiana? Perché non dice ai cristiani che tutte le domeniche vanno a messa di fare il loro dovere sul lavoro e non fare due, tre, quattro lavori per volta? Perché non dice ai cristiani che tutte le domeniche vanno a messa che imparino a fare la raccolta differenziata? Perché non dice agli amministratori dei partiti “amici” di governare onestamente e fare qualcosa per gli altri? Perché non rinuncia ai privilegi fiscali (esenzione ici, per esempio) nel nome della povertà e della fede e della Provvidenza che tutto vede e risolve? Perché non si spoglia di edifici suntuosi e comodi seguendo l’esempio di Madre Teresa di Calcutta? Perché “sposa” il latino per i riti, lingua non della massa, ma di una minoranza in via di sparizione? Perché non urla contro i fenomeni di pedofilia e omosessualità che la riguardano direttamente, almeno in certe zone? Perché non la smette di salire in cattedra e comincia a rivolgersi alla gente con umiltà? Perché non testimonia povertà, semplicità, umiltà? Zapatero, invero, io non lo posso sopportare, ma in Italia ci vorrebbe uno che abbia il suo coraggio e la sua coerenza. E metta la Chiesa al suo posto. Cara Chiesa, stai attenta a non circondarti solo di falsi fedeli che vanno a messa per avere la coscienza a posto e, poi, nella vita di tutti i giorni attuano in modo totalmente difforme rispetto al Vangelo e ai Dogmi. Non appoggiare il “tesseramento” di facciata. Una pattuglia di pochi fedeli sinceri è meglio di un esercito senza amore e passione.