Colpisce l’arroganza dei politicanti di turno a stravolgere le promesse elettorali, le regole ed i piani regolatori. ...
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Questa volta la scusa è incentivare l’edilizia popolare: come se Aversa non fosse strapiena di appartamenti sfitti. Che vergogna! Nel 2008 siamo ancora alla ghettizzazione dei cittadini, alla creazione di palazzine popolari sede di degrado ambientale, umano e sociale, di realtà prive di servizi o molto distanti dai servizi civili, di comunità ove alligneranno attività illecite o delinquenziali (vedi la grossa concentrazione di famiglie note alle cronache giudiziarie nelle Case popolari). Aversa non ha bisogno di altre palazzine, di altre strutture dove alloggiare persone che non pagano il fitto ed i servizi essenziali o dove l’evasione scolastica è elevata. Nel proporre la Nuova Aversa chiedemmo agli Amministratori, ai Tecnici, ai Commercianti, alle Associazioni Produttive ed alle Associazioni Cittadine operanti nell’Arte, nella Cultura, nello Sport e nel Sociale di pensare al risanamento vivibile del Centro Storico (anche eliminando manufatti fatiscenti e di nessun valore), di accrescere la vivibilità e l’offerta di servizi, di risolvere seriamente i problemi di sosta e viabilità. L’ulteriore cementificazione del territorio servirà ad affogare una città già asfittica, a favorire altra emigrazione da fuori in una città con mille problemi irrisolti per la mancata volontà e capacità degli Amministratori a dare soluzioni serie e durature. Per questo e per tanti altri motivi affermiamo ad alta voce che quella delle Case Popolari è una vergogna, è un investimento estremamente dannoso per la nostra città. E’ solo demagogia!