La coalizione politica “Alleanza Democratica per Sant’Arpino”, capeggiata dal candidato sindaco Eugenio Di Santo, con un pubblico manifesto denuncia una serie di contraddizioni che caratterizzano l’amministrazione comunale e in particolare il sindaco Savoia.
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Di seguito il testo del manifesto dal titolo: “DITELO ALL’INGEGNERE” - Quando vi saluta per strada, quando cerca di stringervi SOLO OGGI la mano, quando vi fa gli auguri per Pasqua, Natale e ferragosto, quando vi chiama al telefono, quando vi riceve nel suo studio, quando lo incrociate per la via:
che il Comune partecipa al Consorzio delle Farmacie e che gli incarichi familiari sono stati dati senza bandire un concorso pubblico;
che le indennità sono state approvate con delibere del Consorzio delle Farmacie;
che senza i dovuti accordi con chi di dovere, i cittadini del nostre paese non vengono nominati in nessun ente a cui partecipa il Comune di S.Arpino;
che il Consiglio Comunale ha deliberato sull'area di ubicazione e non sul Palazzo del fraterno amico dove far aprire la Farmacia;
che Piazza Rodari non si tocca;
che per vicende molto simili si rischia di andare in galera;
che i lavori per il nuovo cimitero dovevano essere consegnati entro il 31/10/2007 e che le strade appena fatte sono un disastro;
che gli abusi o sprechi del danaro pubblico sono sotto gli occhi di tutti;
che un Sindaco uscente che impone (anti) democraticamente la propria ricandidatura, non deve far affiggere manifesti di risposta con la stessa enfasi dei bambini quando giocano con le figurine “Panini” (tu tien 'a chist e i teng 'a chistat);
che un Sindaco che ha bene operato non sente il bisogno di far sottoscrivere più di una volta agli assessori e ai consiglieri di maggioranza di turno il documento per la propria ricandidatura;
che sei consiglieri di maggioranza (la metà) eletti nel 2003 sono contro l'amministrazione in carica e che la giunta si regge con i voti di chi è stato eletto nello schieramento opposto;
che un Sindaco non dovrebbe continuare ad amministrare senza una maggioranza uscita dalle urne;
che un Sindaco con - un minimo di dignità politica, rispettoso dei principi democratici e della volontà popolare - avrebbe già rassegnato le dimissioni;
che ben presto l'attuale Sindaco non comanderà più niente e che i santarpinesi non sono più sulle posizioni della maggioranza”.