Di manifestazioni dedicate al teatro dei ragazzi ne vedo tante ogni giorno, ma devo confessarvi che PulciNellaMente mi ha particolarmente colpito per la sua originalità”.
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Un’investitura migliore non poteva esserci per l’edizione del decennale della Rassegna Nazionale di Teatro Scuola. A mettere il proprio sigillo sulla nuova grande avventura della kermesse atellana è stato stamattina (sabato) al Teatro Lendi di Sant’Arpino il grande Maestro Giorgio Albertazzi, che ha letteralmente incantato con una bellissima lectio magistris le centinaia di persone accorse per ascoltarlo. E quello di stamattina era un Albertazzi davvero in grande spolvero che ha voluto trasmettere, soprattutto ai tantissimi ragazzi presenti in sala, la sua “voglia” di teatro, la sua passione per quest’arte che da migliaia di anni incanta gli uomini e le donne ad ogni latitudine.” PulciNellaMente- ha detto Albertazzi- nasce in una terra pervasa da tanti drammi, come quello visibilissimo dell’immondizia, ma al tempo stesso ha la fortuna di radicarsi in un’area geografica che sin dall’origine dei tempi è zona di incontri. La vostra è una manifestazione che mi affascina perché punta a creare qualcosa di nuovo ed originale, il vostro obiettivo è lavorare affinché i ragazzi che vi partecipano diano forma alla loro creatività, al fine di liberarla nell’arte teatrale. Al di là dell’incontro di stamattina- ha proseguito- voglio essere davvero al vostro fianco ed anzi già da ora vi preannuncio che io ed il mio amico Dario Fo abbiamo intenzione di coinvolgervi in un nostro progetto comune. Vorremmo portarvi all’attenzione di tutto il pubblico italiano come esempio di teatro di questi ultimi anni”. E lasciandosi andare ad un sospiro in una pausa del suo intervento, Giorgio Albertazzi ha detto “sto proprio bene qui da voi”. Il grande attore e regista toscano, a cui gli ideatori ed organizzatori della manifestazione Elpidio Iorio, Carmela Barbato e Antonio Iavazzo hanno consegnato una bellissima maschera di Pulcinella realizzato dallo scultore Lello Esposito, ha voluto confrontarsi anche con i molti ragazzi delle scuole elementari e medie presenti. Rivolgendosi a loro ha detto “ l’alchimia del teatro sta,paradossalmente, nel saper non recitare. Un bravo attore è colui che fa dire al pubblico,ad esempio: è un ubriaco, non come fa bene l’ ubriaco. Ma prima di ogni altra cosa bisogna possedere il talento di voler condividere le proprie emozioni, le proprie sensazioni, il proprio essere con gli spettatori”. Non sono ovviamente mancate battute sul suo recente matrimonio, sollecitato dalla domanda del simpatico Donato Setola, Albertazzi ha detto di “non sentirsi più un cavallo” e si è poi lanciato in un esilarante paragone fra i puledri ed il gentil sesso. Prima di dare appuntamento al prossimo aprile Albertazzi ha realizzato il logo della decima edizione di “PulciNellaMente”, e salutando il pubblico ha ribadito “voglio essere con voi perché da sempre credo che lavorando con i bambini e con i matti si possono creare le cose più belle. Un bravo attore deve sempre evitare di confrontarsi con un bambino od un matto, perché in ogni caso uscirebbe sconfitto dal raffronto”.