Il 14/12/2007, dalle Ore 10.00 alle ore 17.00, presso Istituto Sacra Famiglia dei Padri Vocazionisti in Napoli, Via Manzoni, 225 si è parlato di "Napoli città solidale". Moderatrice Maddalena Sannino; partecipanti: I parte: Don Vincenzo Pelella, già Preside generale agli Studi della Congregazione Padri Vocazionisti; Pasquale Imperatore, Presidente CRH; Giulio Riccio, Assessorato affari sociali del Comune di Napoli; Umberto Morelli, Presidente CSV; Raffaele Del Giudice, Responsabile Scuola-Formazione-Ambiente Legambiente Campania; Giuseppe Limone, Ordinario di Filosofia del Diritto e della Politica S.U.N. - II parte: Ciro Riccio, Corsista Progetto “La comunità si prende cura di sé”; Luciano Curatoli, Avvocato Consulente finanziario; Maddalena Sannino, Pedagogista
Esperto in Formazione autobiografica e scritture relazionali e di cura, Specialista in Consulenza esistenziale e clinica della scrittura.
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L’Evento “Napoli città solidale” ha inteso essere un momento di riflessione e di discussione collettiva sulla realtà del volontariato e dell’associazionismo in città, della sua storia, consistenza, finalità e delle opportunità offerte e un modo di ragionare sulle motivazioni e sulla natura dell’impegno volontario. Punto di partenza la necessità di far dialogare tale settore sia al proprio interno - articolato in numerosi campi di intervento - sia con i servizi e gli ambiti istituzionali. L’Evento si pone come diretta continuazione e conclusione del Corso di formazione al volontariato e all’organizzazione-gestione di imprese sociali tenutosi nell’ambito del progetto “La comunità si prende cura di sé” che ha inteso rafforzare e legittimare le abilità e le competenze di un gruppo di volontari su un duplice livello, quello umanistico della relazione d’aiuto e quello legislativo amministrativo e progettuale. I corsisti, iniziati alla formazione del volontario biografo, hanno presentato “Quad(e)r(n)i di famiglia”, un opuscolo che raccoglie storie e testimonianze di solidarietà, timido tentativo di ricostruire un’identità collettiva attraverso memorie individuali al fine di mostrare il volto talvolta spaccato della città solidale.