“Preso atto del silenzio assordante raccolto dalla nostra iniziativa, silenzio proveniente da tutti gli organi istituzionali e politici a cui avevamo, in maniera provocatoriamente valida, proposto un tavolo di concertazione per la risoluzione dell’ennesimo stato emergenziale nel ciclo integrale dei rifiuti. Acquisita ulteriore consapevolezza che ad oggi gli unici veri rappresentanti delle nostre collettività, pur nelle indiscutibili debolezze individuali che si ritrovano nelle nostre azioni amministrative, restiamo noi sindaci con i nostri consigli comunali. Ritenendo ‘presuntuosamente’ di essere ancora oggi, più di prima, gli unici garanti e interpreti delle esigenze primarie dei cittadini amministrati, con senso di responsabilità e spirito di servizio, ritiriamo le nostre dimissioni, quale gesto necessario per ridare slancio all’azione amministrativa e perché si possa, attraverso la collaborazione di tutte le Istituzioni preposte, garantire la tutela degli interessi primari delle collettività amministrate”.