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31 dicembre: speriamo che... piova!!! Ugo Persice Pisanti

fuochi%20artificio.jpgSi, speriamo proprio che piova. Auguriamoci che il 31 dicembre, una bella pioggerellina ci rovini le feste, ma ci salvi la vita. Vi spiego subito il perché ci siamo ridotti, per salvarci la pelle, a dover esprimere questo singolarissimo desiderio.
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Tra poche ore il 2007 lascerà il posto all’anno nuovo e, come tutti gli anni, il lieto trapasso sarà festeggiato con la solita e tristemente famosa “notte dei botti di capodanno”. Vi siete chiesti, se non saranno immediatamente smaltite, cosa accadrà alle centinaia di tonnellate d’immondizia che, tronfie ed immobili come piramidi egizie, troneggiano nelle strade e piazze della nostra città? Cosa accadrà quando migliaia di bengala, tracchi, razzi ed altri armamentari simili, cadranno o saranno gettati, su questi cumuli di materiali infiammabili? Anche se solo una “piramide” su dieci, prenderà fuoco (involontariamente o per deliberato atto criminale, propiziato proprio dai botti, non importa), la notte tra il 31 dicembre 2007 e il primo gennaio 2008, in futuro, sarà ricordata come la più tragica dai tempi del terremoto del 23 novembre 1980. Rammento a chi è un tantino scettico o un pochettino “scurdariello” che dalla combustione dei rifiuti solidi urbani, in ambiente aperto, nella migliore delle ipotesi, si sviluppano quantità letali di diossine. Le diossine, ormai tutti lo sanno, sono inquinanti organici persistenti, detti altrimenti POP, dall’acronimo di Persistent Organic Pollutants. Sono sostanze chimiche molto resistenti alla decomposizione (possono rimanere nel terreno più di venti anni prima di dimezzarsi). Proprio per questa loro caratteristica di persistenza e tossicità (nel tempo si accumulano nell’organismo) sono conosciute per essere particolarmente nocive per la salute umana. Ecco perché è necessario provvedere subito, affinché si renda di fatto impossibile, l’incendio dei cumuli d’immondizia, composti in buona parte da plastica, carta, cartone ed altri materiali altamente infiammabili. I Vigili del Fuoco, purtroppo, non sono in grado, con le attrezzature ed il personale a disposizione, d’intervenire contemporaneamente sulle decine di probabili roghi. Anche se non spetta di certo a me o agli altri cittadini trovare le soluzioni, ognuno nel proprio piccolo può fare qualcosa d’utile. Certo la cosa più semplice da fare sarebbe quella di non festeggiare con i botti l’avvento del nuovo anno. Ma, per molte persone “civili”, sarebbe fiato sprecato tentare di convincerli a desistere dalla stupida usanza. Diciamo che la cosa più ovvia da fare, sarebbe quella di “annaffiare” copiosamente, dal pomeriggio del 31, tutti i cumuli d’immondizia con acqua e/o sostanze anticomburenti (ad esempio le schiume usate dai VV.F. negli aeroporti). Naturalmente, solo se quest’ultime non siano altrettanto tossiche o pericolose come la diossina. L’acqua inzupperebbe i cartoni e la carta, le sostanze anticomburenti eviterebbero l’accensione dei materiali legnosi, della plastica e degli altri derivati sintetici del petrolio. Pertanto, senza fare allarmismo, ma solo seria prevenzione, chiedo, in nome dell’intera cittadinanza: ai Responsabili dell’Ordine Pubblico, al Sindaco del Comune d’Aversa, al Comandante dei Vigili Urbani ed ai Responsabili del Corpo dei Vigili del Fuoco, di mettere in essere, immediatamente, senza alcun indugio, ogni iniziativa tesa ad evitare che una notte di festa si tramuti in un orrendo Diossina Party.

 

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