Siamo alle solite….Dopo un brevissimo periodo in cui la raccolta della spazzatura avveniva abbastanza regolarmente, siamo ripiombati nella “solita” emergenza (ma è giusto parlare di emergenza per una situazione che si protrae da anni?). Ma non è di questo che voglio scrivere. Sull’argomento sono stati versati fiumi di inchiostro, torrenti di parole, bla-bla….tanto non cambia niente.
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Mi rendo conto che per le autorità che si occupano del problema può essere offensivo leggere questi commenti, ma la verità è che il cittadino di tutto questo impegno profuso non vede alcun risultato. Mi preme, invece, sottolineare come la nostra povera città sia sempre più sporca, anche per l’assenza pressoché totale degli operatori ecologici (che parola sprecata!). A parte piazza Municipio, via Roma, parte di via Diaz, la sporcizia regna sovrana. E’ vero che la popolazione dell’agro è notoriamente maleducata, ma chi ancora possiede un minimo di rispetto per la cosa comune dove deve gettare un pezzo di carta, se tutto l’ambito cittadino è privo di cestini per la spazzatura? (se è estremamente educato, se lo infila in tasca e lo butta nel cestino di casa!). Mi giunge voce che in Comune vi siano un’ottantina di operatori ecologici che non possono (??) lavorare per strada e sono usati negli uffici ( e se ne volevano assumere altri cinquanta, ma la decenza lo ha impedito). Attendo un’ ufficiale smentita di questo pettegolezzo. D’altra parte, assistiamo alla “rivoluzione” di certe strade (via Saporito, piazza della Ferrovia), che si vogliono rendere più “verdi” con la costruzione di aiuole di prato e fiori. Nobile proposito, graditissimo a chi, come me, è un appassionato di piante, fiori. Ma chi le curerà? E’ possibile mai pensare che in una città come la nostra possa sopravvivere più di un giorno un’aiuola pulita ed ordinata, vista la suddetta maleducazione generale e soprattutto il disinteresse di chi dovrebbe curarle? Pura utopia! Vedere, ad esempio, quello che succede in piazzetta de Simone, pochi metri lontano dalla Ferrovia. Non fosse per l’interesse di chi ci gravita attorno, le erbacce sarebbero alte metri, altezza utile per nascondere lattine di tonno aperte, bottiglie di birra, siringhe, etc…. Vedere il “verde” che costeggia la linea dell’ex Alifana, dal parco Coppola in direzione ospedale. In questi ultimi giorni di novembre, si tiene in Aversa l’undicesimo congresso di Pediatria organizzato dal dott. Vendemmia, primario del locale ospedale, e dai suoi collaboratori, per cui giungeranno nella nostra città ospiti nazionali ed internazionali di chiara fama. Ci si sforzerà di far vedere le cose belle di Aversa, le chiese monumentali, il centro storico, ma, purtroppo, quello che rimarrà negli occhi degli ospiti è lo spettacolo indecente della sporcizia delle strade e delle tonnellate di immondizia sparse per la città. Parlando con un collega di Cagliari nei giorni scorsi, mi sono sentito chiedere : “Ma quest’anno qual è la situazione immondizia ad Aversa?”. La mia risposta è stata :”Caro Roberto, quella dell’anno scorso, di due anni fa, di tre anni fa…”. “Quo usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?”. Per chi non conosce o non ricorda : fino a che punto, Catilina (o meglio, sindaco di Aversa, assessore alla Nettezza Urbana…) abuserai della nostra pazienza?