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Questa pagina contiene un singolo articolo inserito il 10.10.07 18:15.

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NAPOLI - Anna Redi al Festival Teatro Italia, tra danza, archeologia e il Falstaff di Verdi di Silveria Conte

redi%20anna%20danza.jpgNon uno,ma saranno ben tre gli eventi che vedranno protagonista la danzatrice, attrice e regista sammaritana Anna Redi sul palcoscenico internazionale del Festival Teatro Italia. Cinque i giorni densi di eventi, dal 10 al 14 ottobre, che vengono ormai indicati da addetti ai lavori e giornalisti come il “prologo” del festival, che si svolgerà a Napoli nei mesi di giungo e luglio del 2008. Chiaradanza, con la supervisione artistica di Anna Redi, ha organizzato per sabato 13 ottobre una giornata interamente dedicata alla danza contemporanea. Alle ore 15.00, infatti, al Cinema Astra si terrà per la prima volta in Italia, la tavola rotonda per la presentazione del Progetto Unidanza a cura dell’associazione campana Le Bazarre.
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Numerosi gli ospiti internazionali, docenti e artisti, che prenderanno parte al dibattito. Per l’Università di Napoli interverrà il prof. Emilio Balzano della Facoltà di Fisica dell’Università Federico II, la prof.ssa Maria Luisa Chirico, docente di Storia del Teatro antico presso la Seconda Università degli Studi di Napoli e il prof. Ettore Massarese, docente di Discipline dello Spettacolo all’Università Federico II, che introdurrà la discussione. Il progetto Unidanza, che verrà presentato dalla danzatrice e regista Anna Redi, è un progetto pedagogico sulla danza contemporanea rivolto a studenti universitari. Iniziato dalla stessa Anna Redi per Bologna 2000 capitale della cultura europea e proseguito in Campania con la partecipazione degli studenti campani dapprima a Strasburgo 2001 e in seguito a Barcellona 2005. Per le edizioni svoltesi a Madrid, Santiago de Compostella, Lugo de Galizia e Bogotà, le Università straniere hanno inoltre invitato l’artista Anna Redi come docente per i workshop. Si tratta di un’esperienza formativa di grande valore, attraverso cui i giovani provenienti da diverse realtà europee e internazionali hanno la possibilità di confrontarsi, e di fare esperienza diretta della danza contemporanea. A seguito del dibattito verranno proiettati i video danza vincitori alla XIV Edizione del Coreografo Elettronico Napoli e al Dock11 Berlino 2007. Alle 18, altra location per la Redi : al Teatro San Ferdinando, storico teatro di Eduardo finalmente restituito alla città, Mario Martone conduce, con la collaborazione di Anna Redi (che compare anche nelle vesti di Mistress Quickly), Renato Carpentieri, Raffaele Di Florio e Alberto Ferraro, “Falstaff”, un laboratorio rivolto a giovani attori e un piccolo gruppo di ragazzi del laboratorio teatrale dell’Istituto Penitenziario Minorile dell’isola di Nisida. Il laboratorio di Mario Martone si concentra sull’ambiguo rapporto tra Falstaff e i giovani che lo attorniano, e ne individua una naturale ambientazione in una città “teatro di guerra” come Napoli. Alle 22 si accenderanno i riflettori per Anna Redi al Lanificio25, dove verrà messo in scena lo spettacolo di teatro-danza Matres Matutae di e con Anna Redi e Veronica Cendoya. Parte integrante dello spettacolo è la video installazione elaborata in collaborazione con Max Pacifico e Luca Martusciello, interpreti del video sono Maria Uccello, Antonella Merla, Antonella Abys, Zoe, mentre la musica elettronica originale è di Maurizio Chinatone. Coniugare passato e presente, arte arcaica e tecnologia, teatro e danza è questo l’intento della regista-danzatrice sammaritana Anna Redi, che già da due anni porta avanti il progetto artistico Matres Matutae, incentrato su uno dei simboli più significativi e conosciuti di Terra di Lavoro, le Matres Matutae appunto, metafora dell’opulenza e della fecondità di questa terra. Un progetto che si va via via arricchendo di nuovi dettagli, discipline e collaborazioni di prestigio. Una performance emozionante che ha consentito allo spettacolo “Matres Matutae” di ricevere l’Alto Patrocinio della Presidenza della Regione Campania, e di essere invitato nell’ottobre 2006 al Festival di danza contemporanea di Bogotà in Colombia e al XXesimo Festival internazionale di donne di teatro “Magdalena Antigona” nello storico Teatro La Candelaria. Ma è grazie al contributo del Teatro spagnolo di Artà di Maiorca e della danzatrice contemporanea Veronica Cendoya Serra che lo spettacolo di teatro-danza acquista un taglio più sperimentale e moderno. Accanto ai corpi in movimento gli spettatori potranno ascoltare canti arcaici e brani liberamente ispirati a “In nome della madre” di Erri De Luca e a “Mamma” del drammaturgo napoletano Annibale Ruccello, passando per “Mater Matuta” di Stanislao Nievo, “La lingua materna” di Hanna Arendt e ancora Pasolini, Scarpi, Neumann.

 

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