Ancora una volta il Palazzo Petruzzo di Trentola Ducenta (Caserta), è stata l’accogliente cornice di “CONTEMPORANEA 2007”, l’ottava edizione della Biennale di Pittura, Scultura e Fotografia organizzata dall’Associazione Culturale “ALTAVOCE”, con il patrocinio del Comune di Trentola Ducenta. La mostra è stata curata dal critico Carlo Roberto Sciascia che ha trattato nella presentazione del catalogo, appositamente preparato, il tema: “Ricerca d’identità”, una ricerca che affonda le sue radici nei più nascosti risvolti del nostro passato e che si è potuta attuare, durante la tre giorni della manifestazione, confrontandosi con una splendida simbiosi tra Arte e manufatti della nostra terra e della nostra cultura popolare, dei quali il giardino Petruzzo è un prezioso scrigno.
Tante le persone intervenute: dalle autorità, alle persone più semplici; da quelle che ogni sera affollavano i vialetti solo per curiosità, ai critici e ai galleristi professionalmente interessati alle novità artistiche proposte e, tutto ciò, ha reso la manifestazione ancora più avvincente, risultando pienamente rispondente alle aspettative dell’associazione promotrice. Attinente all’ambiente, elegante ma sobria allo stesso tempo, è risultata la presentazione che ha visto, dopo il saluto del presidente di ALTAVOCE, prof. Francesco Migliore, l’intervento del neo Sindaco Nicola Pagano che ha puntualizzato l’importanza di queste iniziative culturali nel nostro territorio e la disponibilità, come Amministrazione, ad essere sempre vicino e a sostenere tali attività. Ha chiuso la serata inaugurale la presentazione critica di Carlo Roberto Sciascia che ha illustrato la scelta del tema della mostra, motivando gli appositi riferimenti in ognuno dei dieci artisti proposti. Per la sezione pittura hanno esposto: Alfonso Coppola, Mattia Fiore, Luigia La Peruta, Daniela Lupi, Elpidio Oliva e Irma Trasacco. Per la scultura: Raffaele D’Aquanno e Mario De Luca. Per la sezione fotografica: Alessandra Donisi e (Vira) Elvira Alessia Rambone. Essi si sono aggiunti ai tanti artisti che li hanno preceduti nelle altre edizioni contribuendo, attraverso la presentazione delle loro opere, a far penetrare nel loro mondo, in un universo di percezioni e di sensazioni, di visioni filosofiche e di emozioni che ha indirizzato ogni visitatore alla conoscenza delle loro identità.
In Alfonso Coppola gli effetti cromatici producono ora un effetto di porosità fragile e tenera, ora quello di magmatica fluidità, ora quello di granitica pietra, suggerendo intime riflessioni con i suoi colori che si fondono in una proiezione delle emozioni dell’artista.
Mattia Fiore dipana un’armonia di colori dalla decisa valenza interiore con un fluire di tessiture cromatiche e di sfilacciata luminosità; la trama pittorica si evolve in frammenti di sensazioni ed in un pulviscolo di incorporee emozioni, generando un magma silenzioso e decantato. Nella pittura di Luigia La Peruta è forte il rapporto al reale nel quale si riescono a leggere i grandi sentimenti e il bisogno di profondi rapporti umani che inducono a riflettere sul senso della vita.
Daniela Lupi, con pennellate rapide e una tavolozza brillante, riesce a scuotere l’animo del fruitore facendolo partecipare ad azioni dinamiche e a fargli vivere esperienze altrimenti impossibili.
Le pirografie di Elpidio Oliva fanno pensare a stampe d’epoca: una grafica precisa nella quale fa capolino di tanto in tanto il colore che aiuta ad evocare luoghi, paesaggi, situazioni e sentimenti che in fondo son parte della vita di ognuno.
Irma Trasacco, pur ispirandosi al reale e al quotidiano, dà al colore forme diverse facendolo diventare un movimento perpetuo e portatore di struggenti segreti.
Raffaele D’Aquanno modella le sue sculture nel legno più svariato, facendogli assumere le forme, a volte dolci e suadenti, altre, spigolose e rigide, ma comunque tese all’espressione più alta della vita che è presentata, così, in tutte le sue sfaccettature.
Mario De Luca con le contorte forme delle sue sculture, ottenute assemblando materiali metallici vari di risulta, ridà significato alla materia riciclata proponendo forti e significativi richiami alle problematiche sociali.
Alessandra Donasi, nei suoi scatti, si rapporta al reale, a tutto quello che le suscita sensazioni fatte particolari, riferendole con sprazzi di colore, molto suggestivi, che riescono a coinvolgere lo spettatore fino al punto di farlo partecipare mentalmente al completamento dell’opera.
Gli scatti in bianco e nero di Elvira Alessia Rambone (Vira) suggeriscono profondi passaggi attraverso aspetti del quotidiano: alti sentimenti che spaziano dalle problematiche sociali al più profondo rapporto con se stesso e con gli altri.
Una mostra, in definitiva, particolare dal punto di vista artistico, proprio perché aperta alle più svariate espressioni e che ha consentito ai visitatori di “intrufolarsi” in un mondo a volte strano, a volte poco conosciuto, suggerendo sicuramente pensieri di grande riflessione e suggestione.
La rassegna doveva concludersi con un concerto musicale, ma l’atmosfera venutasi a creare dopo la tragica dipartita dei tre giovani compaesani Francesco, Alfredo e Massimo e in osservanza del lutto cittadino già ordinato dall’Amministrazione Comunale di Trentola Ducenta, l’Associazione Culturale ALTAVOCE ha ritenuto opportuno non effettuare il concerto, sentendosi così, nel proprio piccolo, più partecipe all’evento e più vicina alle famiglie in questo momento di immenso dolore.