Aversa annovera, tra i suoi figli illustri, anche un grande pittore, finora, disgraziatamente, non sufficientemente conosciuto ai più: Luigi Pastore.
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Nacque ad Aversa nel marzo del 1838 in piazza San Domenico da un modesto operaio. Ben presto manifestò la sua passione per la pittura e fu messo a studiare all’accademia delle Belle Arti di Napoli.
Qui ebbe ben presto occasione di mettersi in luce al punto di essere invitato a Parigi da Napoleone III, suscitando le invidie del suo avversario Domenico Morelli; la caduta di Napoleone gli impedì di realizzare il suo sogno di grandezza e dovette ridursi ad insegnare disegno nelle Scuole Serali della Società Operaia, presso il Municipio, nell’Istituto d’Arte di S. Lorenzo, nel Manicomio ed in altre scuole pubbliche e private. Morì il 19 gennaio del 1913 e gli furono tributate solenni onoranze.
Di lui restano molte opere in alcune case di famiglie aversane: alcune copie del “Pentimento di Fanfulla”, ritratti di figure e di personaggi vari e scene bibliche e storiche, di cui alcune sono nella cappella del Cimitero.
L’opera sua più importante è una tela di grandi dimensioni (.6 x 2,50) che si trova a Casapulla, rappresentante “Il Tasso alla Corte di Ferrara”, una tela storica di grande bellezza scenica e coloristica.
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