Introduzione
La città di Aversa ebbe varie cerchie di mura, a seconda della sua grandezza: più volte distrutta, fu sempre accresciuta e ampliata, ed ebbe sempre una nuova cerchia, di cui resta ancora qualche traccia.
Il perimetro più antico è segnato dalle seguenti strade attuali: partendo da via Drengot (Scalpella) , chiesa di S. Giovanni, via S. Maria della Neve, chiesa di S. Maria a Piazza, viottolo dietro il castello aragonese, terreno del Manicomio Giudiziario, via S. Andrea, via Cimarosa, via Cesare Golia e di nuovo via Drengot.
Ogni cerchia successiva di mura, ebbe delle porte: delle più antiche, se ne ricordano sette; ma una sola è rimasta: la porta di S. Giovanni.
>>>>>>>>>>
Porta di S. Giovanni
Un ultimo tratto delle mura di Aversa è visibile a via Monserrato, alla periferia estrema di Aversa, andando nella direzione della località detta “cinque vie”; quivi si conserva ancora una delle antiche porte – di S. Giovanni, appunto - della città.
Le altre porte
Delle altre porte ricordate si sa che quella di S. Nicola fu distrutta nel 1760; quella verso Capua, il 3 giugno 1840; quella verso Napoli, che si trovava nei pressi di piazza Vittorio Emanuele, nel 1844, e la Porta Intoreglia a S. Andrea, vicino al convento di S. Francesco di Paola, successivamente abbattuta.
Arco dell’Annunziata
Un’altra delle porte della città, è l’Arco dell’Annunziata che si incontra venendo da Napoli, ed è perciò detta “Porta Napoli”. La sua costruzione avvenne in due momenti. Infatti:
- il campanile quadrangolare risale al 1477,
- mentre l’arco e l’orologio furono realizzati, con lo stesso materiale e lo stesso disegno del campanile, nel 1776, dall’Architetto Giacomo Gentile.
Il campanile ha base quadrata di circa venti metri di lato, l’arco è lungo circa dieci metri; l’altezza è di trentotto metri circa. Sotto l’arco, a destra e a sinistra, vi sono due lapidi che ricordano la fondazione di Aversa, e quella dell’Ospedale dell’Annunziata.