Nella costruzione di Aversa, i Normanni utilizzarono in gran parte, i marmi provenienti dalle distrutte città di Atella e di Liternum: questi sono ancora visibili, specialmente nella zona più antica di Aversa, addossati ai muri o negli angoli dei palazzi; alcune colonne sono veramente belle, adornate di fregi e di capitelli vari.
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La più importante si trova al corso Umberto I (via Seggio), all’angolo con via S. Nicola: è una colonna militare romana; vi è segnato il numero XVIIII, e la scritta SENATUS POPULUSQUE ROMANUS; probabilmente proviene da Liternum, dove passava la via Domitiana.
Due interessanti monumenti si trovano nel cortile di S. Domenico: sono due sepolcri romani, e vi sono raffigurate due donne con i loro nomi: Pupia e Cossutia; furono trovati a Gricignano, e trasportati qui.
Una lapide molto importante si trova nel Seminario Vescovile, nel cortile, a sinistra di chi entra: è una specie di testamento di un tale Plauto, di cui non si conosce l’origine.
Molte altre testimonianze romane sono sparse un po’ dovunque.