Grande entusiasmo per l’apertura della campagna elettorale del sindaco Mimmo Ciaramella avvenuta, come cinque anni fa, quando la coalizione di centrodestra stravinse con oltre il 63% delle preferenze, congiuntamente con quella di Alleanza Nazionale.
Il sindaco Mimmo Ciaramella ha annunciato “la sorpresa dell’ultimo minuto, la formazione di una nuova lista civica, i Popolari normanni, nata dalla rottura avvenuta all’interno dell’Udeur”. Sono quindi 15, di cui tre esterne, le liste che appoggiano la riconferma del sindaco Ciaramella. “Sono per natura un mediatore – ha spiegato il primo cittadino in carica – ma, quando è necessario, prendo decisioni forti, e non torno più indietro. Così dopo cinque mesi dall’insediamento, in rotta di collisione con l’allora vicesindaco, arrivai alla conclusione di una completa incompatibilità tra di noi. Puntualizzo: non è Stabile che ha preso le distanze dall’amministrazione Ciaramella, ma sono io che gli ho chiesto di fare un passo indietro. Allo stesso modo alla fine del mandato, ho invitato i due esponenti di una parte politica che hanno cercato di sfiduciarmi di allontanarsi da quest’amministrazione. Non tornerò mai sui miei passi, anche se ora quegli stessi esponenti politici, attraverso emissari, stanno cercando un riavvicinamento. Lo dico con fermezza: preferisco non essere il sindaco di questa città, se devo farlo con queste persone al seguito”. Ciaramella ha fatto un’analisi dell’azione amministrativa. “Senza aumentare di un solo euro le tasse degli aversani, abbiamo realizzato moltissime opere pubbliche, quante non se ne erano mai viste in questa città. In questi cinque è cambiata, alla radice, la modalità di gestione della cosa pubblica: come Presidente nazionale della Rete delle Città Urban, abbiamo ottenuto, per il 2007/2013, la gestione di ben 60 milioni di euro del fondo Pon. La nostra città è ormai conosciuta a livello nazionale ed internazionale. Abbiamo fatto abbastanza per ricevere la fiducia degli aversani per i prossimi cinque anni; del resto, senza fare buonismo, dall’altra parte, c’è davvero il nulla”.