Celebrazioni di Gaetano Parente, apertura biblioteca, proposito di aprire il museo civico in altra parte di palazzo Gaudioso... Nicola De Chiara, hai vinto: ho dovuto buttare un articolo che diceva, all’incirca, che questo governo, al pari dei precedenti, non ha offerto, in relazione alla Cultura, nulla di nuovo e scrivere, invece, questo pezzo che esprime differenti opinioni. Fino a poco fa, effettivamente, tra il governo in carica e quelli passati non vedevo differenze. Destra e sinistra pari mi sembravano.
Perché anche la presuntuosa sinistra che da sempre si riempie la bocca con la parola “Cultura” nulla ha mai fatto di concreto e di duraturo per la Città. Le ultime iniziative prese dall’attuale amministrazione non possono essere ignorate. Poi, a pensarci bene, durante questi cinque anni la Città è stata pervasa da un inedito fermento culturale. Basta pensare a quante iniziative sono state messe in campo. Infine, sempre a pensarci bene, com’è diventata bella Aversa lì dove i lavori di riqualificazione sono terminati e nonostante qualche caduta di stile. Certo, questo non vuol dire che tutto è perfetto, che tutto va bene, che non c’è altro da fare, ma, semplicemente, che la “palude” stagnante è stata smossa. Questo giudizio positivo non esprimo perché è stato celebrato un mio antenato, Gaetano Parente. Né perché ho ricevuto fondi dall’amministrazione. Non ho proposto né sollecitato le celebrazioni di Gaetano Parente, non ho preso un centesimo di euro per il concerto in omaggio al primo sindaco dell’Unità d’Italia. Dico quello che dico perché sono sinceramente convinto che quest’amministrazione ha smosso le acqua stagnanti della palude. Nicola, niente illusioni: molto, tanto dovete ancora fare voi o chi dovesse prendere il vostro posto. Attende voi o altri, a mio avviso, il compito (rectius, il dovere) di “sfruttare” a fondo (a tavoletta) l’immane patrimonio storico, culturale, artistico, architettonico, musicale che la Città, naturaliter, possiede. Attende voi o altri il compito (il dovere) di “sfruttare” a tavoletta, una buona volta, l’illustre, ma dimenticato concittadino Domenico Cimarosa. Unitamente agli altri musicisti. Attende voi o altri il compito di metter su un Progetto che prospetti Aversa come meta di Turismo Culturale (nonostante le discariche abusive che fanno ammalare di tumore). Un Turismo organizzato con il litorale domizio in modo da risolvere, subito, pure il problema delle strutture alberghiere carenti in Città. E’ un compito che richiede molto lavoro e gente preparata, lungimirante, che molto sa ed ha visto. Noi ci auguriamo che Aversa diventi meta di Turismo Culturale. Il Turismo è una prospettiva socio-economica. Chi semina Cultura seria, qualificata, di elevato spessore raccoglie, poi, Turismo. Cioè, denaro che gira. Spagna docet, mi permetto di dire. Nel fuoco di questa ottica avanzo una richiesta. Associazione Parente e L’Eco hanno “fatto” il primo volume, di tre, dedicato alle Sonate per pianoforte di Domenico Cimarosa. Cimarosa è il “pezzo” più bello che possiede Aversa. Chiedo a quest’amministrazione di pubblicare, insieme, il secondo ed il terzo volume. Sarebbe un fiore all’occhiello per la Città. Altri due cd che vedrebbero Aversa collegata al Conservatorio di Madrid e di Friburgo. Gemellaggi d’eccezione, a mio avviso. Ecco, noi avanziamo questa richiesta. Non occorrono molti soldi, lo posso garantire.
Antonio Santi