Nell’aprile 2006 il Sindaco del comune di Napoli, On. Rosa Russo Iervolino, ed il Presidente della Fondazione di Partecipazione “Sant’Alberto Magno”, Padre Daniele D’Agostino, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per la realizzazione di un campus universitario internazionale a Barra, nella residenza storica di Villa Bisignano, acquisita al patrimonio comunale nel 1997.
L’Amministrazione comunale e la Fondazione “Sant’Alberto Magno” con questo progetto intendono raggiungere un duplice obiettivo: in primis, favorire il pieno sviluppo delle personalità dei giovani sul piano culturale e sociale, offrendo opportunità formative, in ambito educativo, didattico e professionale, anche mediante scambi culturali con Paesi dell’UE o del Nord America, e conseguenti sbocchi occupazionali; in secundis, valorizzare e rivitalizzare la villa storica vesuviana che, restaurata e rifunzionalizzata, sarà destinata ad essere vissuta ed animata in tutti i suoi spazi. La Fondazione si impegna ad istituire, all’interno di Villa Bisignano, d’intesa con l’Amministrazione comunale, anche un laboratorio per i bambini del quartiere che avrà, tra l’altro, il compito di organizzare iniziative nel campo della ricerca pedagogica (incontri, dibattiti, mostre, ecc.). Hanno aderito al progetto: l’AIeR (Associazione Impresa e Ricerca), che ha come intento quello di costituirsi in Centro di Ricerca per l’innovazione tecnologica, accreditato presso il MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica); l’Istituto Albertino per la Scienza e la Fede che, in cooperazione con istituzioni internazionali come la Matanexus Institute di Philadelphia, promuove attività congressuale, di ricerca e didattica sulla scienza e sulla fede; la Scuola di architettura tradizionale dell’Università di Notre Dame (USA); l’Istituto Superiore di Design di Napoli; più di 20 istituzioni universitarie di diversi paesi fra cui Spagna, Francia, Germania, Italia, Romania, Turchia, Bulgaria, Kenya, Uganda, per costituire un network internazionale di istituzioni universitarie e di ricerca. Ad Aversa si potrebbe aprire una sede decentrata del Campus. E proprio nel centro antico cittadino. Tale sede potrebbe essere destinata a “laboratorio e centro di ricerca per la musica”, ad esempio. Io lancio un’idea, vediamo se qualcuno la raccoglierà.
Giuseppe Alessandro Ciambrone