Aprire tutti le finestre, affacciarsi, urlare con tutta la voce possibile: “Cambiamo il Sistema, cambiamo il Sistema, cambiamo il Sistema…” Bisogna scendere in piazza, radunarsi sotto le sedi dei governi, iniziare una protesta non violenta e portarla avanti finché i problemi non saranno risolti. Ad Aversa, ad esempio, i cittadini devono chiedere pulizia, dire basta alla mondezza che impera ovunque, chiedere normalità e normalizzazione, ottenere una piazza Marconi finalmente decente, niente più sgarrupatorio.
Il sindaco ha avuto tutto il tempo, ora è tempo di fatti e non parole belle. In città navighiamo nella sporcizia, ma ancora si sente qualcuno che invoca “Lasciamo lavorare il sindaco!”, ho sentito per la prima volta questa frase pronunciata subito dopo l’estate, la nuova giunta era insediata da appena qualche mese ed i problemi incalzavano, era comprensibile, forse, lasciare che la neoamministrazione si assestasse. Ebbene, ora di mesi ne sono passati parecchi, eppure le situazioni problematiche sono aumentate, alcune di vecchia data si sono incancrenite e nuove se ne sono aggiunte, senza che si intraveda un’azione concreta per affrontarle. Solo proclami. Ad Aversa la situazione drammatica della raccolta rifiuti è quella più evidente, che da ancora più il segno di una città senza guida, senza programmi, tra ditte, proroghe, appalti e sacchetti che si moltiplicano, senza che si veda una soluzione. Per tacere del resto, dei palazzi che crollano, della cultura che latita, del turismo che non c’è, delle strade che sprofondano, ma non si riesce a smuovere niente neanche sul tema principale per vivere civilmente ed in ordine. Fino ad ora, nelle strade, soltanto mondezza, sporcizia, oggetti abbandonati…Sindaco, dobbiamo ancora lasciarLa lavorare? Sino a quando?