Il governo prosegue tra proclami, liti e stallo decisionale. Mi chiedo: a quale parte giova questa situazione? Gli OStelle sono in fase discendente. Le elezioni europee hanno notificato loro la delusione degli elettori. Salvini ne ha tratto giovamento sino alle elezioni europee; nell’occasione bisognava, difatti, dimostrare opposizione a questa UE e muscoli, forti, da cittadino libero e non da schiavo sottomesso. Chiuse le urne delle elezioni europee a mio modesto avviso la situazione di proclami, liti e stallo non giova più a Salvini. Gli OStelle non li considero in quanto in fase discendente comunque, giusti gli errori continui commessi (ad esempio: le “uscite” di Fico; Dibba; lo scimmiottamento del PD; Roma; Gigino stampella con cravatta). Il fuoco si concentra, quindi, su Salvini.
Dopo le elezioni europee gli elettori “sognavano” un Salvini “craxiano”, decisionista, coraggioso, coi muscoli veri ed invece hanno dovuto constatare amaramente la continuazione ininterrotta della campagna elettorale e dell’insopportabile stallo decisionale. Il Paese ha bisogno di attivare la crescita economica ad ogni costo. Sono infinite le cose che non funzionano, dalle strade sgangherate ai processi lenti e perciò ingiusti in re ipsa, dalla Sanità ai rifiuti, dalla scuola al lavoro. Se Salvini non cambia…rotta di certo entrerà anche lui in una inesorabile parabola discendente. Gran parte dell’elettorato non ha più “appartenenze” e cambia a seconda del momento; in un attimo potrebbe far decidere la delusione ed appoggiare altri, magari il PD o Renzi-Carfagna-Toti. Intanto è di oggi la notizia che, dopo tanti bim bum bam di Salvini, la Sea è comunque giunta a Lampedusa. E di iniziative per tentare di cambiare questa maledetta UE neanche l’ombra. Mi sorge un dubbio: forse l’immobilismo non ha soluzioni e proclami, liti e stallo sono l’unico mezzo per coprire l’impotenza decisionale per colpa della dittatrice UE. Si parla tanto per coprire il non poter fare niente. Perché nella prigione UE non si può far nulla.