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The martian Tommaso Ciccarelli

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Il film ” The Martian” – Sopravvissuto e’ un film del 2015 diretto da Ridley
Scott, e scritto da Drew Goddard. Il film e’ tratto dal Romanzo “L’uomo di
Marte” di Andy Weir, ed ha come protagonista Matt Damon nei panni di un’astronauta,
che si ritrova abbandonato su Marte. Rimasto solo, con poche risorse ed, in un
primo tempo, senza poter comunicare con la Nasa, Watney dovrà ricorrere a tutto
il proprio ingegno, spirito e volontà di Sopravvivenza per riuscire a resistere
in un luogo ostile alla vita umana come il pianeta Rosso, prolungando al
massimo la sua permanenza sul pianeta, sfruttando tutti i moduli abitabili, i
rover e gli equipaggiamenti portati sul pianeta da altre Missioni Spaziali, e
ripristinando le comunicazioni con il pianeta Terra, in attesa di una missione
di Salvataggio.  
>>>>


Si tratta del quarto film di fantascienza diretto dal Regista Inglese
Ridley Scott, dopo Alien (1979), Blade Runner (1982), e Prometheus (2012). Questo
film è comunque molto gradevole, ed anche al sottoscritto è veramente piaciuto molto.
Certo come è stato detto da molti autorevoli critici può risultare un po’
freddo, asettico, può  mancare di pathos,
di una certa introspezione psicologica che ha sicuramente caratterizzato alcuni
grandi capolavori del genere come lo stesso Alien di Ridley Scott o come il Mitico
2001 – Odissea nello Spazio di S. Kubrich, ma il film, senza sfociare nemmeno
in una fantascienza per così dire Nera, oppure decisamente Horror (vedi lo
stesso Alien), ha il merito di rimanere ancorato ad un futuro verosimile, non
ancora realizzatosi, ma molto probabile, con un ritmo sempre molto pacato, a
volte fin troppo razionale, ma che vuole ricordare a tutti che la sopravvivenza
nello spazio in un ambiente Ostile come quello Marziano a più di 50 milioni di
chilometri di distanza dalla Terra (che possono diventare anche 80 -100 milioni
di km, o più, nel punto di massima distanza fra la Terra e Marte), dipenderà
dalla capacità degli Astronauti di contare soltanto sulle loro Forze, di integrare
tutta una serie di conoscenze e di Saperi fra i più disparati, di economizzare
al massimo le risorse disponibili. Memorabile l’ultima scena in cui un Matt Damon
ormai salvo sulla Terra, dovendo tenere una lezione ai giovani aspiranti Astronauti,
li  ammonisce e li esorta ad una cultura multiforme,
a conoscere ed ad eccellere in mille campi, ad unire ed utilizzare le
conoscenze più disparate dalla botanica, alla medicina alle dinamiche di volo, all’ingegneria,
 all’elettronica, all’informatica, alla componentistica
alla  chimica alla fisica nucleare, ecc.
Soltanto così si potrà avere una buona probabilità di sopravvivenza in un
ambiente così estremo ed ostile. Mi sembra una importante lezione in un’epoca
come la nostra, caratterizzata da un’estrema parcellizzazione e specializzazione
del Sapere e della Cultura in generale.


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