L’opera eseguita nel 2015 dopo una serie di studi, i cui bozzetti
progettuali sono attualmente in mostra presso il museo. E’ stata presentata al
pubblico il 30 settembre alle ore 18.30 con grande successo; sono intervenuti:
il direttore del museo Tommaso Esposito, il presidente Franco Mennitto, il
critico d’arte Giorgio Agnisola, l’assessore alla cultura Tito D’Errico e lo stesso
artista Mimmo Petrella che ha risposto alle domande di alcuni visitatori circa
le motivazioni che lo hanno spinto alla realizzazione dell’opera. Il maestro
con quest’opera rendere omaggio alla maschera più famosa del mondo e alla sua
città natale, Acerra. L’opera si sviluppa in uno scenario surreale di quattro
scene che vanno da destra verso sinistra. Nella prima scena vi è rappresentata
una coppia in crisi avvicinata da un Pulcinella pacificatore; nella seconda,
una Pulcinella seduta per terra, con uno sguardo dolce e rivolto verso l’alto
fissa un bambino; nella terza scena poi, vi è un Pulcinella in crisi,(ha perso
il lavoro? E’ afflitto dal problema della terra dei fuochi?) che è circondato
dal calore di una famiglia e soprattutto da un cane che lo fissa negli occhi
per confortarlo. Infine nella quarta scena, in un clima teatrale, un Pulcinella
con atteggiamento di sbigottimento e di solidarietà, avanza verso il Pulcinella
in crisi della terza scena per chiedergli cosa gli sia successo. In sostanza uno
scenario surreale sì, ma con spunti di grande umanità che sicuramente toccherà
la sensibilità di visitatori adulti e bambini. Si tratta a mio avviso di
un’opera destinata a rimanere nel tempo per comunicare valori profondi, che
darà al museo grande prestigio. Auguri al museo, auguri al maestro Mimmo
Petrella.