E’ andato in scena il 19 settembre
alle ore 21.00 presso il Museo Diocesano di Napoli. Ideato da Salvatore
Sorrentino, in collaborazione con
Associazione “Musica Città di Napoli”.
Promuove l’opera la Curia Arcivescovile di Napoli, perfettamente in linea con le
finalità del suo piano pastorale diocesano.
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Il sangue di San Gennaro …la
nostra eredità un cuore pulsante e palpitante come la città di Napoli ricca di
storia e di fede, ha voglia di un riscatto
definitivo, e lo fa anche grazie al forte legame col suo santo patrono. La
fiammella della speranza è sempre accesa di un popolo che non si arrende, alle
brutture della società. Un musical di un alto valore artistico, culturale,
religioso e sociale. Il miracolo che ogni anno si ripete questo è il messaggio
una testimonianza di fiducia e speranza. Vogliono raccontare Napoli, una Napoli
diversa. San Gennaro, icona ed esempio sempre attuale. Un martire per amore,
che giura fedelta’ a Cristo e alla chiesa
è questo l’esempio. Richiamano fortemente i valori cristiani di una città
ferita nell’anima dalla camorra. “Sangue vivo” chiede giustizia. L’opera che si
fa eco vuole contribuire al raggiungimento dei valori della vita: il musical
ci racconta la storia di un percorso travagliato di un camorrista, che proprio
nel giorno della festa di San Gennaro si macchia di un terribile omicidio. Un
lungo cammino di introspezione lo porta
a fare un percorso del cuore nei luoghi
più suggestivi di Napoli, come una sorta di rinascita; lacrime napoletana unite
all’incessante preghiera a San Gennaro scavano nel profondo del cuore. Napoli,
in un mare di speranza, che non si
arrende mai alle violenza e alle ingiustizie della società. Un popolo che cerca
rivalsa, attanagliato anche nella
vicenda della famigerata “Terra dei Fuochi”, cerca
salvezza.Vuole credere ancora che un
miracolo possa accadere.