Una grande onda che travolge e
conduce con forza lungo il suo percorso, in alto e poi giù fino a diventare
frizzante spuma bianca. Questa è la sensazione che Giovanna Ragusa mi dà quando
le parlo. Brio, allegria, leggerezza, ma al contempo concretezza, costanza,
profondità. Il tutto accompagnato da molta energia. Racchiudere una persona in
pochi tratti è impresa ardua.
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Con lei addirittura impossibile.
Il suo sguardo muta a seconda del suo umore, anche in modo repentino, ed è
davvero una finestra chiara sul suo essere. Un libro aperto, per chi abbia
predisposizione e voglia di leggerlo; un libro che lei scrive di momento in
momento in modo sorprendente. Giovanna ha insegnato lingua e letteratura
francese per quindici anni e con grande passione. Poi, tre anni fa, appende gli
attrezzi del mestiere al chiodo e, dal suo amore per l’arte e per la
letteratura, fa nascere un’associazione culturale. La genera con Salvatore Monetti, suo partner in affari. In
poco tempo, trasformano la loro creatura in una piccola casa editrice, grazie
alle sovvenzioni per l’imprenditoria femminile. “La Monetti Ragusa editori ha la sua unica raison d’ être nel puro
piacere di scoprire nuovi talenti, di leggere nuovi mondi, e di dare spazio a
voci che altrimenti avrebbero difficoltà ad emergere“- mi racconta,
appoggiata comodamente sulla sedia e con il tono di chi questa cosa l’ha detta
molte volte. Ma continua a parlare, si sporge in avanti verso di me e la sua
voce si fa più bassa e profonda: “Tu
penserai che sono una matta a far nascere una casa editrice qui, lontano da
tutti i circuiti editoriali importanti e dai mercati maggiori” –
ammetto che lo stavo proprio pensando – “Eppure, questa è la mia sfida. La nostra sfida. La corsia preferenziale
è riservata agli autori della Campania, del sud. Oggi abbiamo 50 autori.”
E sottolinea il numero. Poi però in modo spiazzante mi comunica che, con gran
sorpresa di tutti, il 70 per cento dei loro autori è del nord e ride di una
bella risata argentina. In effetti, un bel successo e non il solo, considerato
che 4 autori di MR editori concorrono x
il premio Campiello: Mario Guadalupe, veneto, Orazio Ragusa, suo padre,
Stefania Chiappalupi, romana, Tamara Collacicco, di Minturno. MR editori lavora
in un’area definita, quella umanistica: sociale, storica, politica e di
scrittura creativa, con dieci persone impiegate nella valutazione e nella
revisione delle bozze. Una volta scelti i lavori da pubblicare, Giovanna li
segue con attenzione e con amore, come fossero tanti figli da far venire su
bene.Donne