raggiunto l’accordo sul rapporto che definisce le basi scientifiche
dei cambiamenti climatici, nel corso della sessione plenaria del Primo Gruppo
di Lavoro (WGI) che si è svolta a Stoccolma. Il rapporto ritiene “estremamente
probabile”, con un indice tra il 95 e il 100%, che attività imputabili
all’uomo, vale a dire emissioni di gas-serra, aerosol e cambi di uso del suolo,
siano le cause principali del riscaldamento globale osservato dal1950. >>>
Inoltre,un’analisi
più dettagliata degli aspetti regionali prevede per l’area mediterranea
una significativa riduzione delle precipitazioni sia invernali che
estive, a partire dal 2035. Per l’area tropicale si stima invece un aumento dei
fenomeni monsonici, mentre dovrebbe restare stabile il numero degli uragani.
Per realizzare
questo volume oltre 800scienziati di tutto il mondo hanno analizzato
più di 9 mila pubblicazioni scientifiche degli ultimi 7 anni, riguardanti
le osservazioni del cambiamento climatico, i modelli climatici e le proiezioni climatiche.
L’ENEA ha partecipato
attivamente all’elaborazione del rapporto, contribuendo al capitolo14 relativo
ai fenomeni su scala regionale e alla loro rilevanza per il clima futuro.
Inoltre, l’ENEA partecipa attivamente allo sviluppo e al mantenimento di banche
dati regionali per l’analisi e la valutazione degli impatti deicambiamenti
climatici, i cui risultati saranno pubblicati nel rapporto del Secondo Gruppo
di Lavoro (WGII) dell’IPCC.
La
versione definitiva del volume sarà pubblicata a gennaio 2014, mentre una prima
bozza euna sintesi per i decisori politici è già disponibile sul sito www.climatechange2013.org