Incontriamo, in occasione del secondo numero del www.periodico-baubau.org, l’Instituto Cervantes di Roma nella persona del direttore Mario Garcìa de Castro, presso la prestigiosa sede sita in Roma, Via di Villa Albani, 16 (nei pressi di Piazza Fiume, Via Savoia, Via Salaria). L’Instituto trovasi in un edificio, accogliente ed elegante, che sorge in una via senza uscita, tranquilla, immersa nel verde, dinanzi a Villa Albani. L’odierna intervista vorrebbe essere la prima di altre. >>>
In questa serie iniziale ci proponiamo di incontrare le realtà istituzionali spagnole, di carattere culturale, esistenti nella Caput Mundi. Pensato, fatto. Lo scricchiolare del parquet ci accompagna sino alla stanza del direttore. Subito la conversazione entra nel vivo: “Objetivo del ente es la promoción del Español y de la Cultura española y latino-americana. Existen 74 centros en el mundo, muchos están situados en Brasil“, spiega il direttore. Come funziona, dal punto di vista amministrativo, l‘Instituto? “El Instituto depende del Ministerio de Asuntos Exteriores desde el punto de vista económico; depende también del Ministerio de Educación y del Ministerio de Cultura. Cuenta con la financiación pública y también con los ingresos de algunas actividades como, por ejemplo, los cursos y los certificados oficiales“. Si tratta, quindi, di un ente-strumento importantissimo? “Claro que sí. El Español es una lengua viva, de hecho se ha dejado fusionar, mezclar con los idiomas latino-americanos. Después del inglés, viene el español; pero en internet se utiliza más el español. Son 450 millones los hispano-hablantes; 40 millones de ellos son españoles. Además es cierto que hay un fenómeno de gran crecimiento del español, por ejemplo en Estados Unidos y en Brasil“. E in Italia, qual’è la situazione? “Ante todo hay que decir que entre Italia y España hay familiaridad, simpatía, vecindad. La Cultura italiana y la española son vecinas. Las situaciones económicas de ambos países son próximas. España, por ejemplo, en el ámbito del plan Erasmus recibe sobre todo universitarios italianos. En Italia existen 4 centros; uno en Roma, uno en Milán, uno en Nápoles y uno en Palermo. El de Nápoles está situado en frente del mar“. Il fenomeno di grande crescita dello spagnolo si riscontra anche in Italia? “Sí, indudablemente. Por ejemplo hemos valorado en un 10-20% el crecimiento del número de los alumnos que en el 2010, respecto del 2009, se han examinado en el DELE. También las matrículas de los cursos del Instituto han aumentado. Y los colegios públicos italianos nos piden, cada vez más, colaboración para la enseñanza del español y hacemos todo lo que podemos para colaborar“. Vorremmo riprendere, un momento, il tema della somiglianza delle situazioni economiche in Italia e in Spagna. La Spagna ha avuto una impressionante crescita economica negli anni passati. “Efectivamente. Entre 1985 y 1995, España ha vivido un gran desarrollo económico. En el 92, se celebraron las Olimpiadas; por aquellos años, por ejemplo, se construyeron autopistas y empezó a funcionar el tren de alta velocidad, el AVE“. Si, concordiamo. Il tema è interessante, ma dobbiamo riprendere il discorso sull’Instituto. Dunque, che ci può dire circa la vita culturale dell’ente? “Fomentar la Cultura española y latino-americana también es nuestro objetivo. Fomentar la Cultura con el diálogo entre los países. El Instituto organiza muchas y variadas actividades culturales. En la sala situada en la Piazza Navona, por ejemplo, se han organizado, en 2010, 17 actos culturales. Me gusta recordar, entre los eventos organizados por el Instituto, el Festival de cine latino-americano. En Roma se organizan muchos Festivales de cine, pero faltaba uno dedicado al universo latino-americano; nosotros lo hemos hecho. Esperamos llegar hasta 22 países participantes. Este año han participado más países que en el 2009. También me gusta recordar el Día Internacional del Libro, 23 de abril de cada año. En este día murió Cervantes. Los romanos participan en los eventos que organizamos, están interesados en lo que hacemos. Muchas veces organizamos encuentros entre escritores italianos y españoles. La semana que viene empezará un cineclub, exactamente todos los martes. Tenemos cursos temáticos, por ejemplo sobre la poesía o el cine español. Organizamos actividades infantiles, taller de traducciones. Para los niños estamos pensando en organizar un Festival de Cortos de animación…” – proprio in questo momento entra nella stanza del direttore Gianfranco Zicarelli, responsabile delle Attività Culturali dell’Instituto, e resta con noi – “¿Verdad, Gianfranco? Puedes explicarles tú la idea que tenemos?”. “Certamente. Si tratta – inizia a spiegare Gianfranco Zicarelli – di proiettare cortometraggi di animazione doppiati dai bambini. La Spagna nel campo dei cortometraggi di animazione è all’avanguardia, basta pensare ad ANIMADRID. Si tratterebbe, allora, di organizzare un laboratorio di doppiaggio, ovviamente…”. Ma i costi di un laboratorio di doppiaggio non sono elevati? “No, il costo stimato dell’intera operazione non è elevato; dovrebbe attestarsi, all’incirca, sui 6-7.000 euro. Le proiezioni, poi, potrebbero tenersi presso il Cinema per ragazzi, sito in Villa Borghese. Tenete conto che sarebbe una esperienza di apprendimento interessantissima, noi dobbiamo sempre tenere da conto il tema dell’apprendimento della lingua. Stiamo pensando pure ad un Festival delle marionette.” A questo punto, ci permettiamo di dire che sarebbe auspicabile una maggiore partecipazione degli alunni del Liceo, compatibilmente con gli impegni scolastici, ai tanti eventi, tutti interessantissimi, che organizzate. Magari noi potremmo dare una mano in questo senso. “Certo, una maggiore presenza degli alunni del Liceo ai nostri eventi non potrebbe che farci piacere; noi abbiamo sempre auspicato una intensa interazione tra Instituto e Liceo. Se voi genitori potete farvi carico di un tale impegno, noi non possiamo che esserne felicissimi.”. Alcuni di noi genitori, in effetti, vorremmo cercare di occasionare ai figli momenti di cultura spagnola oltre la scuola. Pensavamo anche di organizzare un cineclub con film, per esempio, tratti dalla letteratura, come El Cid, del 1961, di Anthony Mann con Sophia Loren, Charlton Heston, Raf Vallone, Nerio Bernardi. “Estamos a vuestra disposición en este sentido. Tened en cuenta que podemos pedir a la filmoteca nacional cualquier película. Me parece muy interesante”. Grazie, veramente. Ne parleremo con la scuola. A questo punto ci si rende conto che il tempo è trascorso velocemente; vorremmo continuare a parlare, ma gli impegni dell’agenda del gentilissimo direttore non lo consentono. Ci congediamo ringraziandolo della disponibilità e gentilezza, ma anche con un auspicio, cioè che la “immersione” dei nostri figli-alunni nella lingua e nella cultura spagnola possa proseguire oltre la scuola, precisamente anche attraverso la partecipazione ad alcuni degli eventi organizzati dall’Instituto Cervantes. Noi ed altri genitori proveremo ad attivarci in questo senso. Grazie, per concludere, al direttore Mario Garcìa de Castro per la disponibilità, l’accoglienza, la pazienza. Ed anche a Gianfranco Zicarelli, responsabile delle attività culturali dell’Instituto.